Rimini, basta Delcarro per ritrovare il sorriso

Ad Alessandria la prima vittoria del 2023 e del girone di ritorno. Partenza a razzo con il vantaggio e un rigore fallito da Santini

Rimini, basta Delcarro per ritrovare il sorriso

Rimini, basta Delcarro per ritrovare il sorriso

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RIMINI

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(4-2-3-1): Marietta; Baldi, Checchi, Sabbione, Rota (15’ st Nunzella); Nichetti, Guidetti (38’ st Gazoul); Ghiozzi (1’ st Lombardi), Galeandro, Lamesta (38’ st Sylla); Martignago (15’ st Cori). A disp.: Liverani, Dyzeni; Cocino, Sini, Pellitteri, Ventre, Morando. All.: Rebuffi.

RIMINI (4-3-2-1): Zaccagno; Laverone, Panelli, Allievi, Regini; Delcarro (38’ st Biondi), Pasa (23’ st Tanasa), Matteo Rossetti (1’ st Tonelli); Mattia Rossetti (16’ st Gabbianelli); Vano (16’ st Mencagli); Santini. A disp.: Galeotti, Pietrangeli, Gigli, Haveri, Accursi. All.: Gaburro.

Arbitro: Gianluca Grasso di Ariano Irpino.

Reti: 6’ pt Delcarro.

Note - Spettatori 740 di cui 340 paganti. Angoli 5-2. Ammoniti: Sabbione, Matteo Rossetti, Mencagli, Lombardi.

di Donatella Filippi

A oltre 350 chilometri da casa il Rimini si riprende la vittoria. La prima del 2023, la prima del girone di ritorno. Di coraggio, di sofferenza. Non importa come. Contro quell’Alessandria che è capace di dare del filo da torcere. Ma che in avvio è costretta a inchinarsi alla prepotenza della squadra di Gaburro. Partenza con il piede sull’acceleratore, come ai bei tempi. Tanto che in sette minuti i giochi potrebbero già essere fatti. Potrebbero, appunto. Delcarro la sblocca dopo sei minuti e, in pratica, Santini avrebbe l’opportunità di chiuderla già un minuto dopo. Ma il bomber biancorosso si lascia ipnotizzare, dal dischetto, dall’ex Marietta. Poi ci sono ancora quasi novanta interminabili minuti da giocare. Gaburro sceglie in attacco Mattia Rossetti al posto di Gabbianelli e Pasa in cabina di regia. Ritorna Delcarro in mezzo al campo (costretto poi ad alzare bandiera bianca dopo 38 minuti per infortunio), mentre in difesa ci sono Regini e Allievi. Dicevamo della partenza a razzo dei romagnoli. Vantaggio al primo vero affondo. Il cross di Laverone dalla destra è pennellato sulla testa di Delcarro. Stacco prepotente e palla nell’angolino alto alla sinistra di Marietta. Al primo attacco il Rimini passa, al secondo ha anche l’opportunità di raddoppiare. Esattamente quando Rota sgambetta Santini in area. Rigore, non ha dubbi l’arbitro. Santini quel pallone se lo mette subito sotto braccio e si avvicina al dischetto. Ma il suo tiro è troppo prevedibile e Marietta non si deve distendere nemmeno più di tanto per bloccare. Poi l’Alessandria non sta a guardare e Martignago più di una volta si presenta in zona Zaccagno. Ma senza buona mira. L’allenatore del Rimini fiuta il pericolo e già nell’intervallo si adopera in qualche ritocco. Tonelli per Matteo Rossetti è la prima variazione sul tema. Ma anche Rebuffi va di girandola. Cori va a dare manforte in attacco a Martignago e gli effetti si vedono. Anche se Zaccagno rimane sempre, più o meno in zona comfort. Perché l’Alessandria spinge, fa pressione, ma in realtà non fa troppa paura là davanti. Il Rimini, invece, fatica ad uscire e quando lo fa non riesce a gestire bene palloni pesanti. Palloni che avrebbero permesso ai biancorossi di non dover patire le pene dell’inferno fino al quinto minuto di recupero. Lì Zaccagno ci mette i guanti provvidenzialmente su Gazoul. Va bene così, per ora. Ma domani per il Rimini dovrà essere un altro giorno. Davvero.