Rimini, bastano Gigli e Galeotti per brindare

Secondo successo consecutivo a Montevarchi per i biancorossi che passano dopo tre minuti. Poi ci pensa il portiere a salvare il risultato

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MONTEVARCHI

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RIMINI

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MONTEVARCHI (3-4-3): Mazzini; Fiumanò, Tozzuolo (44’ st Alagna), Nador; Manè (22’ st Cerasani), Amatucci (26’ pt Marcucci), Chiti, Lischi; Kernezo, Jallow, Giordani. A disp.: Giusti, Rossi, Pietra, Italeng, Boccadamo, Saporiti. All.: Banchini.

RIMINI (4-3-3): Galeotti; Tofanari, Pietrangeli, Gigli (36’ st Laverone), Haveri (10’ st Regini); Delcarro, Pasa (10’ st Tanasa), Rossetti; Gabbianelli (19’ st Sereni), Vano (19’ st Allievi), Santini. A disp.: Zaccagno, Lazzarini, Acquistapace, Tonelli, Eyango, Rosso, Piscitella. All.: Gaburro.

Arbitro: Fabio Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto.

Reti: 3’ pt Gigli.

Note - Spettatori 1.177: 488 abbonati e 689 paganti). Angoli 6-4. Ammoniti: Manè, Rossetti, Gabbianelli, Tozzuolo, Gigli, Jallow.

di Donatella Filippi

MONTEVARCHI (Arezzo)

Finalmente il gol arriva dalla difesa. E basta al Rimini per prendersi tutto a Montevarchi. Proprio come era successo a Macerata contro la Recanatese, ultima vittoria esterna dei biancorossi. Basta Gigli. Bastano tre minuti. Poi, proprio come nelle Marche, per i romagnoli non è stata una passeggiata conquistare l’intera posta in palio.

Gaburro in difesa preferisce Gigli ad Allievi e Tofanari a Laverone, come ormai succede da qualche settimana a questa parte.Il tecnico veneto non tocca il centrocampo, mentre l’attacco è decisamente rivoluzionato. Scontate le presenze di Santini e Gabbianelli. Meno quella di Vano che si riprende un posto nell’undici iniziale.

La partenza è di quelle da togliere il fiato e segna anche la prima rete di un difensore centrale di questa stagione. Ci pensa Gigli a sbloccare in zona gol la batteria dei centrali. Bastano tre minuti al difensore romano. Tutto nasce da una punizione guadagnata da Santini e battuta da Gabbianelli. Quel pallone è perfetto per la testa di Gigli che non ha nemmeno bisogno di saltare per spedire di testa alle spalle di Mazzini. Gara in discesa, penserà qualcuno. Non esattamente. Perché il Montevarchi non ci sta, nel giorno in cui i toscani festeggiano i 120 anni del club, a darsi per vinto quando mancano oltre novanta minuti da giocare.

Perché il Rimini di quel gol un po’ si accontenta, si abbassa e concede campo agli avversari. E tiri. Tanto che ci deve pensare Galeotti, proprio come tante volte aveva fatto in passato il suo collega Zaccagno, a sbarrare la strada agli avversari. Su Kernezo i guanti sono necessari e provvidenziali. Su Giordani l’intervento è meno importante, ma altrettanto necessario per chiudere il primo tempo in vantaggio. Pure nella ripresa il Rimini non riesce a pungere, e allora si mette in gestione. Gestione che è spesso complicata. Anzi, è da subito complicata. Dopo una manciata di secondi Galeotti è già protagonista su Marcucci che ci riprova dopo un quarto d’ora dovendo, però, ancora fare i conti con il portiere ferrarese. Sono minuti di sofferenza e nemmeno il cambio di uomini (e di modulo) permette alla squadra di Gaburro di respirare. Il sospiro di sollievo arriva a una manciata di minuti dal novantesimo e, neanche a dirlo ci pensa Galeotti, aiutato dal palo a fermare Kernezo e a consegnare i tre punti al Rimini.