Rimini, dopo tre mesi Marco Ghetti se ne va

Il co-direttore generale lascia "per motivi personali e professionali". Rota non lo sostituirà: nello stesso ruolo rimane Antonello Sammarco

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di Donatella Filippi

È durata poco più di tre mesi l’avventura biancorossa di Marco Ghetti. Nominato ufficialmente co-direttore generale del Rimini a fine agosto, nei giorni scorsi Ghetti ha lasciato l’incarico. Solo ieri il club di piazzale del Popolo ha ufficializzato l’addio "per sopraggiunti motivi personali e professionali", fanno sapere Rota e i suoi. Ma il possibile addio era nell’aria da giorni, seppur negato dalla dirigenza riminese. E, sinceramente non se ne capiscono i motivi considerando che, a quanto dicono i diretti interessati, il divorzio è avvenuto in maniera consensuale (??). Comunque, ora il Rimini torna ad avere un unico direttore generale, Antonello Sammarco visto che il presidente Alfredo Rota non sembra intenzionato a sostituire Ghetti. Scelta sensata, dirà qualcuno. In effetti un doppio ruolo in un club dilettantistico non si era mai visto. Ma, in realtà, almeno secondo quanto comunicato all’epoca, l’arrivo di Ghetti era dovuto alla disponibilità limitata di Sammarco che di lavoro nella vita, proprio come Ghetti, fa altro. Insomma, quello che prima era un ‘due al prezzo di uno’, ora rimane un dg a mezzo servizio. Magari sufficiente, ci mancherebbe altro. Ma è sempre e comunque la confusione di idee e di progettualità a saltare all’occhio quando si parla del Rimini di Rota.

Fuori dalle stanze dei bottoni c’è un Rimini che continua ad allenarsi sul campo e che riprenderà il proprio cammino in campionato domenica 13 dicembre in casa del Mezzolara. Ma anche quel Rimini sul campo, lontano dalle vicende societarie, ha qualche problemino da risolvere. La sconfitta con l’Aglianese ha messo sotto gli occhi di tutti, questa volta anche dei tifosi, seppur a distanza, il divario che attualmente c’è tra i toscani e i romagnoli. Lo racconta la classifica e lo ha raccontato il campo. E l’Aglianese non è di certo l’unica squadra del girone D a essere stata costruita per vincere. Siamo solo all’inizio del campionato, questo è vero, oltre tutto di un campionato decisamente anomalo tra un rinvio e una sospensione. Ma la rotta della squadra di Mastronicola non sembra indirizzata verso l’unico posto nobile della classifica, necessario per cantare vittoria. Il primo.