
di Donatella Filippi
L’obiettivo raggiunto non cancella i rimpianti. Ma il momento dei bilanci, quelli definitivi, non è ancora arrivato e questo Marco Gaburro lo sa bene. L’unico bilancio possibile, con i playoff alle porte, è quello che mette la parola fine a questa regular season. Quarantasette punti raccolti, spareggi promozione conquistati. E fin qui tutto bene. Ma sul come il suo Rimini sia arrivato al traguardo, seppur con le braccia alzate al cielo, non può fare felice l’allenatore veneto. "Non abbiamo mostrato due facce – dice Gaburro, mettendo sullo stesso piatto della bilancia girone d’andata e di ritorno – Questo è un campionato nel quale non siamo mai riusciti a trovare continuità, a fare quel passaggio in più che ci avrebbe permesso di rendere una stagione già buona, ancora più buona". Nemmeno negli ultimi giri di giostra con Imolese, Fiorenzuola, Ancona e Montevarchi i biancorossi sono riusciti a ‘sciogliersi’. "Ma non ne faccio un problema di paura. O meglio: credo che quel tipo di sensazione l’abbiamo provata e ‘messa in campo’ solo con il Montevarchi – spiega – Non è stata solo una questione di testa, anche se mentalmente da un certo punto in poi la squadra si è ingrippata".
Pochi gol fatti, troppi subiti e quella maledetta vittoria casalinga che non è mai arrivata dopo il giro di boa. Tutte situazioni che, con l’andare del tempo, sono diventate pesantissime. Forse, inspiegabilmente pesantissime. Da quella sensazione di perenne apnea ora, a obiettivo raggiunto, il Rimini dovrebbe sentirsi libero. Tanto da iniziare a respirare. "E da questo punto di vista, lo slittamento dei playoff potrebbe farci bene", dice Gaburro. Insomma, il famoso tasto ‘reset’ è stato schiacciato? "Ce lo dirà il campo – incrocia tutto quello che può incrociare l’allenatore del Rimini – ma già questa sensazione di ‘liberazione’, durante gli allenamenti, si avverte. E mi auguro di poter riscoprire quella squadra che può veramente giocarsela con tutti". Pontedera o Gubbio? "Non siamo nella posizione che ci permette di avere delle preferenze. Sono due squadre estremamente diverse. Il Gubbio concede qualcosa in più, ma ti sa fare più male. Al Pontedera è complicato fare gol". Soli contro tutti e anche contro ogni pronostico, numeri alla mano. "Ripeto, possiamo giocarcela con tutti se torniamo ad avere l’entusiasmo di inizio stagione". La strada è lunga e il Rimini è solo all’inizio della salita, ma è vietato non crederci.