Rimini, Galdiolo ‘prof’ di ruolo "Servirà avere le testa giusta"

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Ora la squadra è al completo. Dopo le conferme di Salvatore D’Alterio e Fabio Finucci, in casa Rimini arriva anche quella del preparatore atletico Alberto Galdiolo. Un altro anno al fianco di Marco Gaburro, un altra stagione a prendersi cura della tenuta fisica dei biancorossi. "Scontato dire che mi fa piacere continuare questa avventura – dice Galdiolo – Ringrazio la società e il mister. Sono felice di aver conquistato la sua fiducia. Lo scorso è stato il primo anno in cui abbiamo lavorato insieme e devo dire che si è instaurato subito un ottimo rapporto. Come del resto con tutto lo staff. E credo che questo lo abbiano ‘respirato’ anche i giocatori. Come è stata ottima la collaborazione con lo staff medico". Dalla D alla serie C, uno scatto non da poco quello che toccherà ai biancorossi. "Cambieranno forza fisica e intensità, ma ci sarà naturalmente differenza anche dal punto di vista qualitativo – spiega il preparatore dei biancorossi – Ma credo che la parte mentale sia la più importante e da questo punto di vista la categoria potrebbe anche non fare troppa differenza". La passata stagione, a suon di vittorie, probabilmente è stato anche più semplice non sentire la fatica. "Questo ha aiutato senz’altro – dice – ma è anche vero che ogni stagione fa storia a sé e le motivazioni si devono sempre trovare. Il tipo di lavoro cambia a seconda delle richieste dell’allenatore, ma dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori. Più si sale di categoria e più il lavoro viene personalizzato".

Ancora 15 giorni di vacanze, poi si torna a correre. E la fase di preparazione sarà fondamentale, forse più per fare diventare squadra un gruppo di giocatori che per mettere benzina del motore. "È chiaro che quella della preparazione estiva è una parte importante – dice Galdiolo – ma, in realtà, oggi non è più come vent’anni fa. Il lavoro viene spalmato sull’intero campionato, non si concentra principalmente nella fase estiva. Se ripenso alla scorsa stagione è stato proprio così. Il primo giorno di giugno ancora eravamo in campo ad allenarci duro. È una questione di mentalità e di spirito di sacrificio. Due cose fondamentali". Non resta, allora, che darsi appuntamento il 15 luglio al ‘Romeo Neri’.