Rimini, salta la trattativa e Lucio Paesani se ne va

Anche il direttore sportivo Alfio Pelliccioni abbandona. Adesso il neo presidente Alfredo Rota cerca una sponda in Aniello Martone.

Migration

di Donatella Filippi

Salta la trattativa con la cordata di Lucio Paesani, Alfio Pelliccioni (foto) prende un’altra strada, proprio come l’imprenditore che il ds aveva presentato in società pronto ad acquistare quote del club e alle porte del Rimini si affaccia, anzi si riaffaccia Tiziano Fabbri. Sì, il commercialista di Giorgio Grassi, proprio lui. Alfredo Rota nei suoi 20 giorni al Rimini non si sta facendo mancare nulla. E non esattamente con risvolti che fanno saltare di gioia i tifosi. Da quando ha messo piede in piazzale del Popolo l’imprenditore milanese ha detto, o meglio fatto, tutto e il contrario di tutto. Ma occorre andare con ordine. Nel tardo pomeriggio di ieri la prima notizia arriva proprio da casa Rimini. "In accordo con Alfio Pelliccioni - si legge nella nota del club – è stato deciso di non intraprendere il percorso di collaborazione". Un comunicato per annunciare la fine di un rapporto di lavoro ch3mnon era mai iniziato considerando che Pelliccioni non ha mai firmato alcun contratto. Questo è. La rinuncia di Pelliccioni, si viene a sapere dopo, è legata a questioni di budget. Troppo pochi i 300.000 euro a disposizione, anche per un semplice campionato di serie D. Almeno in una piazza come quella di Rimini. L’addio del ds sammarinese ha fatto subito pensare che Rota avesse raggiunto un’intesa con la cordata di Paesani per la cessione del club. Nemmeno per sogno perché qualche minuto dopo sui social è lo stesso Paesani a comunicare l’affare sfumato.

"Vedo sfumare una costruzione bellissima all’ultimo minuto – scrive – dopo aver colpito due pali". Trattativa chiusa. E allora cosa bolle in pentola? Considerando il budget prospettato a Pelliccioni, probabilmente niente che possa far pensare a un cenone di Capodanno. Alla regia del suo progetto Rota sembra aver messo Tiziano Fabbri con il ruolo di amministratore delegato. Dietro l’angolo pare ci possa essere anche il ritorno di Pietro Tamai come direttore sportivo e si fa anche il nome di Alessandro Mastronicola (tecnico della Savignanese) in panchina. Non ce ne vorranno i diretti interessati, ma sembra di essere tornati indietro di quattro anni. Altroché riammissione in serie C… Sempre che la caccia di Rota a nuovi soci non stia proseguendo. E il nome di Aniello Martone, ex Avellino, potrebbe rappresentare la nuova pista battuta.