Rinascita con la Luiss per ritrovare la sua strada

Ultima di regular season oggi al Flaminio, con i biancorossi attesi a una prestazione convincente dopo il brutto passo falso con Rieti

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La scudisciata rimediata dall’Npc Rieti è ancora fresca, non si è certo cicatrizzata e brucia sulla pelle, ma il calendario incombe per la sua ultima giornata di regular season. Nel girone C così come negli altri tre raggruppamenti. Un turno che farà piena luce sui posizionamenti in classifica e, di conseguenza, sugli accoppiamenti in quei playoff che andranno poi a cominciare domenica 15 con i quarti. La Rinascita torna sul luogo del ‘delitto’, cioè in quel palasport Flaminio che è stato appena profanato dai reatini, seconda formazione ad aver strappato il referto rosa in riva all’Adriatico dopo Ancona.

Stavolta l’asticella è sensibilmente più bassa, poiché i biancorossi si troveranno di fronte la Luiss Roma, compagine giovane – è formata appunto dagli universitari della Luiss – che ha conquistato una tranquilla salvezza (palla a due alle 18, fischiano Giunta di Ragusa e Zara di Oristano). Ha pure perso qualche giocatore, la selezione capitolina, e uno di loro, il play D’Argenzio, veste proprio la canottiera di Rbr. Ma cosa si aspetta, coach Ferrari (foto a destra), da questa gara?

"Di giocare meglio rispetto a giovedì e vincere la partita", è la pragmatica risposta del tecnico, che dopo la sconfitta con Rieti era andato giù piuttosto pesante ("Voglio chiedere scusa a tutte le persone che sostengono questo progetto e che ci vogliono bene – aveva dichiarato –. Chiedo scusa perché abbiamo giocato semplicemente in maniera inqualificabile una partita che poteva essere molto determinante per il finale della nostra regular season. Ci dobbiamo vergognare per come abbiamo giocato e approcciato una sfida che aveva una posta in palio altissima davanti al nostro pubblico...").

Queste le parole, rese pubbliche, di Mattia Ferrari, che tra le quattro mura dello spogliatoio con ogni probabilità avrà pure rincarato la dose. In effetti l’incontro con i sabini ha destato più di una perplessità, questo al di là delle mediocri percentuali nel tiro dalla distanza, triple delle quali Saccaggi (foto a sinistra) e compagni hanno pure abusato. Adesso ci sono questi 40’ per ritrovare lucidità e buone ‘letture’, oltre a quell’atteggiamento che non deve mai venire meno. Poi, alla sirena, Rimini scoprirà il suo ramo di tabellone playoff e con chi dovrà iniziare la rumba (se chiude seconda va contro la settima del girone D, se è terza le tocca la sesta). Davvero tante le variabili.

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