"Rinascita, ora i playoff sono a un passo"

Tassinari, decisivo nella vittoria contro Trapani, guarda al futuro con fiducia: "Ci siamo ripresi i punti persi contro Latina"

"Rinascita, ora i playoff sono a un passo"

"Rinascita, ora i playoff sono a un passo"

In attacco gli stenti erano notevoli, con quel canestro che si era trasformato da subito in un qualcosa di impenetrabile, una fessura sottile, che s’intravedeva appena. Allora qualcuno doveva pur liberare un po’ l’istinto, prendersi delle conclusioni anche fuori dai giochi. E quel qualcuno non poteva che essere Andrea Tassinari. Così il 26enne play di Cento nascondeva la bacchetta da direttore d’orchestra e si metteva in ‘modalità campetto’. D’altronde il ‘Tasso’ è o non è il re del playground, il giocatore creativo che d’estate domina la scena ai Giardini Margherita di Bologna? E allora chi, meglio di lui, poteva calarsi nel ruolo di protagonista, di match winner? Nessuno, crediamo.

Il suo personalissimo show iniziava nel terzo periodo con tre ‘comete’ a fila, triple che consentivano a RivieraBanca di allungare. Poi, le gemma finale, la giocata che decideva una volta per tutte le gara. Con circa 35’’ sul cronometro e 3 punti di vantaggio da custodire e magari incrementare, Tassinari decideva di gestire l’azione da solo. E dopo un insistito palleggio a centrocampo, Andrea andava in penetrazione con la mano sinistra. La ‘strada’ non era però libera, con due avversari che gli si paravano davanti: ‘Tasso’ si arrestava dunque nel cuore dell’area e poi, dopo una finta che mandava al bar i due difensori, si buttava leggermente indietro e imbucava il cesto del +5 (56-61), quello che di fatto consegnava la vittoria a RivieraBanca. "Quell’azione è venuta così, avevo il pallone in mano e mi sono detto: ‘Questo possesso me lo gioco io’, un po’ come succede quando sono al ‘campetto’. Poi sono andato dentro, mi sono arrestato, ho fatto un paio di finte ed è andata bene", semplifica tutto Andrea, che ha ricevuto poi parecchi messaggi. Curioso quello di alcuni amici di Cento, ragazzi con i quali divide la passione per il playground. "Conoscendomi piuttosto bene, mi hanno scritto che loro non avrebbero mai e poi mai saltato su quelle finte", ridacchia il numero zero di casacca di Rbr, che a Trapani ha sparato il suo primo ‘ventello’ stagionale.

"Solo nel primo quarto ci avevo visto male, anche perché non riuscivamo davvero a fare mai canestro. Per il resto ero convinto che si potesse fare", rivela le sue sensazioni ‘Tasso’, che spende poi due parole per il manipolo di ardimentosi che sono scesi fino in Sicilia per sostenere la squadra. "Davvero fantastici, anche perché Trapani non è proprio dietro l’angolo – riflette Andrea –. Poi sono tornati con noi, abbiamo parlato e non è mancato neppure il brindisi alla vittoria con una birra in mano. Il primo ‘giro’ l’ha peraltro offerto il coach", fa sapere Tassinari, che vede i playoff tutt’altro che lontani per la sua Rbr. "Potrebbe bastare addirittura un solo successo nei rimanenti quattro incontri – profetizza ‘Tasso’ –. Ci siamo ripresi i due punti lasciati malamente al Latina".

alb. cresc.