Rinascita sbanca Taranto e vola dritta in semifinale

La Rbr chiude subito i conti in Puglia e mette la parola fine alla serie con un 3-0. Gara che si complica nell’ultimo quarto, ma i biancorossi la portano a casa

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Cus jonico taranto

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CUS JONICO TARANTO: Diomede 23 (13, 59), Conti 19 (68, 03), Gambarota 3 (02, 02), Sergio 11 (13, 38), Ponziani 16 (712); Conte 9 (02, 22), Erkmaa (03), Klanskis, Porcelluzzi ne, Carone ne, Cianci ne, Liace ne. All.: Olive.

RIVIERABANCA RIMINI: Rivali 17 (35, 23), Saccaggi 6 (13, 12), Scali 8 (46, 01), Masciadri 21 (15, 68), Rinaldi 8 (46, 01); Arrigoni 4 (16), Tassinari 14 (37, 15), Mladenov 6 (02, 24), Scarponi (01 da tre), Fabiani ne, D’Argenzio ne. All.: Ferrari.

Arbitri: Roca e Rodia. Note

Parziali: 11-17, 35-43, 51-65.

T2p: Ta 1533, Rbr 1740. T3p: Ta 1024, Rbr 1225. Tl: Ta 2128, Rbr 1420.

Decisamente più complicata rispetto alle due precedenti, ma vinta pure questa in riva allo Jonio. La Rinascita completa così il tris e archivia il quarto di finale con Taranto, ‘cappotto’ che la proietta in semifinale contro la vincente di Faenza-Ruvo di Puglia, serie che vede i ‘ravennati’ avanti 2-1. I biancorossi avranno dunque un paio di giorni di riposo e torneranno in campo solo domenica 29. Al PalaFiom l’Rbr presenta una novità. Complice un ginocchio non al top Bedetti resta in abiti borghesi, con la ‘polizza assicurativa’ Scali nuovamente a referto, anzi addirittura in quintetto base. Nei primi minuti si segna pochino e le squadre restano a braccetto (8-8 al 5’). Ma appena Rimini trova un po’ di continuità in attacco Taranto scivola indietro, biancorossi a specchiarsi in due possessi pieni di vantaggio al 10’. Ma è nel secondo quarto che l’Rbr accenna più tentativi di fuga aggrappandosi all’estro di Tassinari e a un Masciadri versione ‘martello’ (4 triple di fila senza errori). La forbice si allarga anche perché dietro Rimini lavora bene, non lasciando nulla di facile ai pugliesi. Proprio una bomba di Masciadri vale addirittura il +17 (24-41), quindi un paio di perse e qualche distrazione consentono al Cus Jonico di riaffacciarsi sul -8 all’intervallo. Insomma, la partita c’è ancora e 20’ da giocare non sono certo pochi. Ripresa e i pugliesi s’affacciano subito sul -3 prima che Rivali e il solito Masciadri li ricaccino indietro. Le conclusioni dalla distanza sono una grande risorsa per Rimini, che continua a ‘sparare’ dall’arco con percentuali superiori al 50%. Garatre sembra incanalata (51-67 a inizio quarto periodo), ma Taranto si rifiuta ad uscire di scena. E difendendo più duro comincia a risalire con foga la corrente, per un clamoroso -2 a 2’ dal gong (72-74). Rimini è in affanno ma i liberi di Rivali (foto a sinistra) e un cesto di Rinaldi rimettono un po’ di luce tra le duellanti (74-80). Taranto si affida allora al fallo sistematico e l’Rbr lascia qualcosa sul ferro dalla lunetta. Sull’81-84, con 3’’ sul cronometro, Gambarota sbaglia il primo libero e per i pugliesi adesso è davvero finita.

alb.cresc.