Rivali è mister promozione: "Vorrei restare"

Il play 35enne punta a rimanere alla Rinascita: "Ma se dovessi essere tra i ’sacrificati’ mi congederei comunque con serenità"

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Definire Eugenio Rivali ‘mister promozione’ sarebbe tutt’altro che improprio, anzi. In una lunga e proficua carriera, il 35enne play pesarese si è infatti reso protagonista di ben otto salti di categoria. Tutto cominciò da giovanissimo a Morciano (dalla D alla C), quindi, con balzi in avanti ripetuti, Santarcangelo, Ravenna, Montegranaro e Rimini, dove con l’Rbr ha catturato la B nella primavera 2019 e l’A2 solo un paio di settimane fa. Ora si gode un meritato riposo, il metronomo, l’uomo d’ordine della Rinascita, in attesa anche di capire se l’avventura in biancorosso, per lui che è appena arrivato in scadenza di contratto, potrà continuare o meno anche nella prossima stagione. Il suo desiderio di rimanere non è comunque un segreto.

"Certo, mi piacerebbe provare ancora il livello sopra, quell’A2 nella quale ho giocato per tre stagioni (un anno a Montegranaro, due a Ravenna, ndr), sarebbe come chiudere il cerchio – dice –. Conosco però i meccanismi, le dinamiche e sono consapevole che ci potrei essere anch’io tra i ‘sacrificati’. Ovviamente mi dispiacerebbe, ma al tempo stesso sono sereno, anche perché ho la coscienza a posto. E in ogni caso, a prescindere da come andrà a finire, mi sentirei comunque di ringraziare la società riminese per l’opportunità che mi ha regalato in questi quattro anni", aggiunge Eugenio, che ha fatto parte del progetto Rbr sin dalla nascita.

Un Rivali che, caso forse più unico che raro, in questo periodo si ‘rappresenta’ da solo, cioè non ha un agente che porta avanti contatti e trattative. Un regista vecchia maniera che con gli anni ha imparato sempre più ad ascoltare il suo corpo, a frenare quando suona qualche piccolo campanello d’allarme. Un giocatore che si sente ancora in forma.

"Sì, sto bene – dichiara Rivali –. In quest’ultima stagione sapevo che il minutaggio sarebbe sceso, anche se poi, tra infortuni e indisponibilità dei compagni, mi sono trovato a giocare di più di quel che pensavo". Un’annata nella quale il numero 10 di casacca di RivieraBanca si è ritrovato a saltare, tra regular season e playoff, 4 partite su 41. Rimini resta dunque la priorità per Eugenio, che ha sempre fatto il pendolare dalla sua Pesaro. E se non si dovesse concretizzare l’estensione del rapporto con Rbr, tranquilli, andrà a sgambettare da qualche altra parte. "Assolutamente, non è ancora tempo di appendere le scarpe al chiodo".

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