Roguletti alza l’asticella "Ora abbiamo più appeal"

Serie C, anche il settore giovanile biancorosso sbarca tra i professionisti. Tornano i campionati nazionali: sette squadre al via e tanto entusiasmo

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di Donatella Filippi

Altri due anni di contratto per Matteo Rugoletti. Resterà al timone del settore giovanile proseguendo il cammino iniziato la scorsa estate. Il Rimini viaggia nel segno della continuità. Che si tratti di prima squadra o di vivaio. Nei giorni scorsi Roguletti ha stretto la mano al presidente Alfredo Rota, pronto a tuffarsi nel mondo dei professionisti. "E’ stimolante – dice – e sono felice di poter continuare il lavoro iniziato la scorsa estate. Di fatto, quella a Rimini per me è stata la prima esperienza ‘lontano da casa’ e il fatto di aver convinto mi gratifica. Diciamo che questo è sicuramente il mio rinnovo più bello". E anche più faticoso considerando che i campionati giovanili si sono appena conclusi, ma non mancano le cose da fare.

"Sarà anche il momento delle scelte – spiega Roguletti – La scorsa estate quando sono arrivato mi piaceva l’idea di entrare in punta di piedi dando la possibilità ai ragazzi che già erano in biancorosso di farsi conoscere. Oggi dovremo anche fare delle scelte". Il salto di categoria vale per la prima squadra, ma naturalmente anche per il vivaio. E cambia pure il valore degli avversari. "E anche l’appeal – sottolinea – Avremo tre squadre che partiranno praticamente da zero e le altre andranno rinforzate. Perché nel campionato che si è appena concluso hanno fatto tutte benissimo, ma ora cambia anche il valore delle avversarie". Sette le squadre che a fine estate inizieranno la preparazione in vista di una nuova avventura. La serie C ‘dona’ al club di piazzale del Popolo la Primavera 4, ma anche tre squadre (Under 17, 16 e 15) che giocheranno nei campionati nazionali di Lega Pro. Under 14 e under 13 parteciperanno ai campionati regionali professionisti e l’Under 12 a quello provinciale.

Insomma, la famiglia biancorossa per quel che riguarda i giovani si allarga. E cresce. "Una base c’era già la passata stagione quando sono arrivato – ricorda Roguletti – ma allora si veniva da una retrocessione e da una stagione, quella precedente, nella quale si era dovuta superare qualche difficoltà. Volevo far ritornare il Rimini al centro del villaggio allacciando anche i rapporti con le società del circondario. Qualcosa siamo riusciti a fare, ma credo che si possa fare di più. Rimini è una città che ha fame di calcio e credo che con il tempo possa esserci un maggiore coinvolgimento. Il primo passo che abbiamo fatto è stato importante, ora non resta che continuare".