San Giovanni, Saguatti più forte della malasorte

A ottobre la schiacciatrice si procurò in amichevole una lesione al crociat la stagione (e non solo) sembrava finita, ma lei punta al rientro

San Giovanni, Saguatti  più forte della malasorte

San Giovanni, Saguatti più forte della malasorte

Avrebbe avuto più di un motivo per mollare, Giulia Saguatti, protagonista lo scorso 9 ottobre di un brutto infortunio che le procurava una lesione parziale al legamento crociato del ginocchio destro, il tutto sotto gli occhi dei suoi genitori, che non si erano voluti perdere quell’amichevole pre-campionato disputata a Modena, cioè a casa sua. L’età non più verdissima (è nata nel novembre ‘91), il non dover dimostrare più niente sotto rete dopo una più che discreta carriera e, particolare tutt’altro che secondario, la figlia Alice, poco più di un anno di vita, da accudire. Ma Giulia, cui non ha mai fatto difetto il carattere, non ha accettato quella conclusione imposta da ‘fattori esterni’, quando smetterà di giocare vorrà essere lei a decidere e non un arto che scricchiola. "Sono sempre stata positiva, mi sono detta che magari non sarebbe servito un intervento e alla fine non ho avuto bisogno di finire sotto i ferri, anche perché la lesione non è stata totale", spiega la schiacciatrice che sbarcò a San Giovanni in Marignano nell’estate 2015 per non andarsene più.

Subito una promozione dalla B1 all’A2, una coppa Italia, svariate partecipazioni ai playoff prima di fermarsi per l’arrivo di una cicogna. E in questo campionato 2223 eccola di nuovo in trincea, fino a quel maledetto 9 ottobre. Ma adesso il peggio sembra alle spalle. "Mi sento bene – dichiara –. Faccio lavoro individuale con la palla insieme a Enrico (coach Barbolini, ndr), oltre alle sedute di atletica e pesi, che non possono mai mancare. Insomma, piano piano comincio a reintegrarmi nella squadra. Non è facile stare fuori, anzi è proprio una tortura, soprattutto quando vedi le tue compagne in difficoltà e tu vorresti dare una mano. Ho provato a starle comunque vicino, a dar loro qualche consiglio, ma non è la stessa cosa...", sospira Giulia, che fatica a identificare un’eventuale data per il suo atteso rientro. "Navigo un po’ a vista, nel senso che valuto la situazione giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Diciamo – prova a sbilanciarsi un po’ il 31enne ‘martello’ dell’Omag-MT – che per l’inizio della Poule Promozione (12 marzo, ndr) dovrei esserci anch’io. Poi vedremo in quali condizioni". Nel suo percorso riabilitativo Giulia si spinge una volta a settimana anche a Pesaro, per il resto lavora a San Giovanni a ritmi piuttosto intensi. E quella luce in fondo al tunnel comincia ad essere sempre più chiara, definita.

alb. cresc.