San Giovanni, un altro rinforzo Arriva la centrale Babatunde

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Prima l’annuncio di Parini e Salvatori, per cominciare a dare corpo a quel reparto centrali che si era svuotato dopo le partenze di Ceron, Consoli e Mazzon. E adesso l’ufficialità di Maria Adelaide Babatunde, la terza centrale – ma non per importanza – dell’Omag-MT in vista del prossimo campionato di volley A2. Una giocatrice con una taglia fisica imponente (è alta 188 cm), una ragazza che solamente lo scorso 3 aprile ha compiuto 24 anni. Nata a Gagliano del Capo, nel ‘leccese’, da padre di origini afro-brasiliane e madre pugliese, la Babatunde ha fatto la classica trafila giovanile nel Volley Ruffano, la società del paesino in Salento nel quale risiede.

Talento che non poteva passare inosservato, nell’estate 2015 l’appena 17 Maria Adelaide approda al Riviera Volley Rimini in quel progetto ambizioso poi naufragato per mancanza di risorse economiche. "È stato un peccato, mi ero trovata davvero molto bene a Rimini", ricorda ‘Baba’, nomignolo che l’accompagna da un po’. Chiusa frettolosamente la parentesi al Riviera, la centrale ha giocato poi in B2 col Riotorto, quindi a Isernia dal 2017 al 2019, e al Sant’Elia, dove è stata promossa in A2. La passata stagione era invece a Olbia, pertanto avversaria di San Giovanni in A2: un’annata sfortunata, però, contrassegnata da un problema al menisco del ginocchio sinistro, problema che ha richiesto un paio di interventi e diverse partite saltate. Ma adesso tutto sembra alle spalle.

"Sì, a fine aprile ho fatto la seconda operazione e al momento ho di fatto ultimato la parte riabilitativa a Cassino, tanto che oggi farò ritorno in Salento e inizierò subito a riattivare la muscolatura. In ogni caso sarò pronta quando sarà tempo di cominciare la preparazione con l’Omag-MT", assicura Babatunde, che la prossima settimana farà capolino in Valconca. Una giocatrice che sa di poter crescere ancora. "Certo, un po’ dappertutto", è consapevole di avere margini Maria Adelaide. Soddisfatto coach Barbolini, che vede sempre più definirsi il suo ‘puzzle’. "Babatunde ha caratteristiche fisiche davvero interessanti, sicuramente ha tanto potenziale da esprimere", osserva il tecnico della compagine marignanese, squadra alla quale mancano solo l’opposto e una sua alternativa, più una banda di spessore e un’altra schiacciatrice giovane per completare il roster. "I tempi sono buoni e penso che possa venire fuori una squadra competitiva e omogenea", è tranquillo Barbolini.

alb. cresc.