Simoncelli, l’ultimo tassello per la Rinascita

Il play-guardia si è ‘liberato’ dal contratto che lo legava a Chieti e così ha firmato nuovamente per la formazione riminese.

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E’ andata un po’ per le lunghe, anche perché prima il giocatore doveva ‘liberarsi’ da un precedente vincolo, ma il lieto fine non è mancato. Alexander Simoncelli giocherà con la Rinascita anche la prossima stagione. Trentaquattro anni compiuti lo scorso mese di giugno, play-guardia di 188 centimetri, Simoncelli ha risolto il contratto che lo legava a Chieti fino al 2021 e una volta libero non ha esitato ad accettare la proposta della RBR, società che aveva avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo durante la sua breve permanenza sotto l’Arco d’Augusto. Alex arrivò infatti nello scorso gennaio, a campionato in corso. L’esordio in canotta biancorossa a Senigallia, quindi altre 6 partite filate, mentre a Giulianova rimase 40’ seduto in panca per un acciacco. Poi il Covid-19 decretò la fine anticipata dei canestri. Nelle sue 7 gare, nelle quali è rimasto sul parquet mediamente 24’, Simoncelli ha segnato 7.7 punti a uscita con il 40% da due, il 31% da tre e il 94% ai liberi. Per lui anche 2.0 rimbalzi e 2.1 assist. Questo è quanto raccontano le cifre, numeri nei quali non si legge il suo modo di stare in campo, la sua duttilità che gli permette indifferentemente di portare palla e di agire da guardia pura, così come la sua ‘presenza’ si avverte anche dietro. Nella precedente parentesi riminese vestì la casacca numero 13, mentre per il prossimo torneo ha scelto lo zero.

"A Rimini mi sono trovato subito molto bene – ammette il giocatore, in questi giorni in Norvegia –, così insieme alla mia famiglia ho deciso di proseguire questa avventura. Avevo fatto alcune considerazioni, anche perché durante il lockdown mio figlio di quattro anni si era abituato ad avermi sempre vicino, però l’idea era quella di ritornare e così ho fatto". Con la riconferma di Simoncelli, firmato per un anno, il mercato di RivieraBanca – abituiamoci a chiamarla anche così – dovrebbe considerarsi chiuso. O no? "Questa è la squadra con la quale partiamo – risponde l’ad Paolo Carasso –. Come si può notare nei dieci abbiamo 6 senior e 4 under, pertanto ci sarebbe ancora spazio per l’inserimento di un giocatore senior, ma questa sarà soltanto una valutazione da fare a campionato in corso se le cose non dovessero andare nella maniera sperata. Vogliamo dare fiducia ai nostri giovani e siamo felici di poterlo fare: se la loro crescita sarà in linea con quello che ci aspettiamo, beh, credo proprio che potremo disputare un gran bel campionato", è positivo il dirigente, che vede una Rinascita "...alta, con parecchi centimetri a disposizione, e duttile, con tanti uomini che possono ricoprire più ruoli. Questo ci permetterà di schierare quintetti diversi".

Una RBR che, guardando i nomi e il talento dei singoli, sembra votata più all’attacco che alla difesa… "Sì, è così. Adesso toccherà al coach lavorare sull’organizzazione difensiva. E Bernardi è il tecnico migliore per assolvere questo compito", si congeda ‘Paolino’ Carasso.

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