Sulle note di ’Rimini vai’ Va in scena la reunion

Si sono ritrovati in riviera gli ex giocatori biancorossi della stagione ’84-’85. Assente giustificato mister Arrigo Sacchi fermato solo dal maltempo.

di Donatella Filippi

Hanno cantato tutti insieme ‘Rimini vai’ intonato dal bomber riminese doc Igor Protti. Seppur in formazione rimaneggiata a causa del maltempo che ha colpito pesantamente la nostra regione in questi giorni, sono scesi regolarmente in campo ieri i ragazzi del Rimini ’84-’85. Hanno portato un raggio di sole in riviera accompagnato da una valanga di ricordi. Si sono ritrovati dopo 38 anni, ma è come se non si fossero mai lasciati. Qualcuno ha qualche capello bianco in più, qualcun altro qualche chilo in più. Ma l’amicizia resta la stessa. Assente giustificato il timoniere di quel Rimini, Arrigo Sacchi. Complicato raggiungere la riviera dalla sua Fusignano in una giornata veramente pesante dal punto di vista del meteo ed emotivo. Non sono riusciti a raggiungere Rimini nemmeno i giocatori Gianni Cristiani, Gigi Pierozzi e Mirko Mattei, oltre a Giancarlo Boldini, Maurizio De Luca e Giancarlo Fiordisaggio. Gli altri, invece, sono regolarmente arrivati a destinazione compresi due special guest. Infatti, alla compagnia si sono uniti per un brindisi anche Giordano Cinquetti e Valter Berlini che di quel Rimini non facevano parte, ma che hanno lo stesso amore per la maglia a scacchi. Una giornata di ricordi e di emozioni forti quella andata in scena al ristorante Auriga, dopo aver abbandonato l’idea, per ovvi motivi, di trattenersi al Bagno 26. Sotto la guida dell’organizzatore Giampiero Rocco, al tavolo biancorossi si sono seduti mister Firmino Pederiva, lui che di giocatori ne ha cresciuti centinaia, insieme a Gaetano Manzi, Fabrizio Mastini, Valter Borghini, Marco Ferrari, Andrea Galassi, Adolfo Sormani, Walter Bianchi, Paolo Cangini e Gabriele Zamagna, Davide Zannoni e Luca Righetti che non hanno fatto troppa strada per partecipare alla reunion. Hanno fatto un po’ da padroni di casa, ma quei ragazzi biancorossi a Rimini si sentono un po’ tutti come a casa in fin dei conti. Anche chi ora vive a centinaia di chilometri di distanza. Una rimpatriata che si è chiusa con un brindisi e con la promessa di rivedersi il prima possibile, seduti allo stesso tavolo. O, magari, sugli spalti del vecchio, ma caro, ‘Romeo Neri’.