Una dinastia di podisti

Dopo 32 anni un altro Schiaratura vince la gara

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Sono dovuti passare ben 32 anni, ma alla fine c’è stato il passaggio del testimone in famiglia. Nell’ormai lontano 1990 un Gionni Schiaratura già 27enne tagliò per primo il traguardo nel ‘Giro della Carletta’, podistica di inizio autunno che è diventata nel tempo un classico. E adesso, ottobre 2022, a imporsi nella stessa gara è stato un altro Schiaratura, quel Brayan, 16 ‘primavere’ appena, che altri non è che il figlio di Gionni (insieme nella foto). "Nel corso degli anni la gara è cambiata – osserva Schiaratura sr. –. Quando la vinsi io era 20 km, quasi una mezza maratona, mentre adesso sfiora gli 11 km, con un tracciato misto collinare comunque impegnativo, che prevede diverse salite". Gionni arrivò in solitario, anche se non fu semplice scrollarsi di dosso Marco Fabbri ("Me l’ero dovuta sudare"), così come non ha avuto bisogno di sprintare Brayan, che ha concluso le sua fatica in 39’50’’. Alle sue spalle, nell’ordine, hanno occupato gli altri due gradini del podio Francesco Pellegrini e Alessandro Ragone. In campo femminile si è imposta invece Luana Leardini, che si è lasciata dietro Elisa Benvenuti, seconda, ed Elena Nanu, terza. Nella classifica a squadre è stato il Golden club Rimini del presidente Gionni Schiaratura a vincere il trofeo nazionale Libertas. Seconda piazza per Riccione Podismo, terza la Rimini Marathon. Poco meno di 500 i partecipanti.