{{IMG_SX}}Rovigo, 18 settembre 2007 - Stefano garuti non è più allenatore del Rovigo; lo sostituisce Attilio Bardi (nella foto con il diggì Daniele Simeoni). L’esonero del tecnico reggiano era nell’aria già dopo la sconfitta di Reggio Emilia ma lo aveva salvato temporanemente il successo sul Gubbio. Decisivo è stata l’ulteriore passo falso contro la Sansovino.

 

Bardi è nato a San Pietro in Bagno (in provincia di Forlì-Cesena) il 13 dicembre 1961 ed ha un ottimo passato da calciatore (punta): 13 anni in C1 tra Spal, Torres, Giarre e Rondinella e può annoverare anche cinque presenze in serie B con la Spal. Da allenatore ha cominciato al Montichiari come secondo di Simeoni e dopo tre anni di Eccellenza ha avuto esperienze in serie D con Real Montecchio, Forlì, Centese (tre anni) e Boca. Con i bolognesi ha vinto il campionato di serie D 05/06 e in C2 l’anno scorso è stato esonerato a febbraio.

 

Degli attuali giocatori del Rovigo conosce benissimo Paterna, Do Giulio e Gottardi che ha avuto a S.Lazzaro.
Approda sulla panchina biancazzurra con due mesi di ritardo poiché a luglio è stato a lungo in ballottaggio con Garuti prima che la società decidesse per quest’ultimo.

 

Il tecnico romagnolo arriva carico di entusiasmo: "So che la squadra è zeppa di uomini di buona qualità ed il mio primo compito sarà quello di comprendere perché non lo abbiano dimostrato sinora con continuità. Dovrò “capire” il gruppo che ho a disposizione e studiare il modulo giusto per le sue caratteristiche".

 

Il modulo, appunto! Quale sarà quello applicato dal Rovigo di Bardi? Il neotecnico biancazzurro spiega: "In linea di massima ho sempre fatto giocare le mie squadre col 3-4-3 che rimane il modulo di riferimento. Non è detto però che sarà l’unico che applicheremo, potendo adattarlo di volta in volta alle esigenze delle singole partite".

 

Il credo tattico prediletto da Bardi è sicuramente più spregiudicato di quello di Garuti. Bardi ha un solo obiettivo: "Dobbiamo puntare alla vittoria, sempre e comunque, pensando però ad una partita alla volta senza porci obiettivi finali fin d’ora. Sarà importante vincere ma anche farlo attraverso il gioco".

 

Domenica debutterà con la corazzata Bassano ma Bardi non si scompone più di tanto: "Conosciamo la forrza dei vicentini che ritengo i favoriti alla vittoria finale con Reggiana e Spal; non partiamo però già battuti e confido sulla forza della squadra (morale e tecnica) per rendere pan per focaccia. Ci attende in settimana un lavoro intenso e certosino che speriamo dia i suoi frutti sin da subito".

 

Il direttore generale del Rovigo Simeoni spiega l’avvicendamento sulla panchina: "Ringraziamo Garuti per la sua opera. La suadra però ha dei problemi che abbisogna di una cura drastica; probabilmente Garuti non ha tutte le colpe dell’attuale situazione ma ci voleva una sferzata e l’arrivo di Bardi spero serva al caso".