{{IMG_SX}}Rovigo, 10 aprile 2008 - Prima hanno visto una pozza di sangue, poi il suo corpo privo di vita e riverso nel furgoncino dell’azienda per cui lavorava. E’ il macabro ritrovamento fatto ieri mattina dai colleghi del 46enne Giovanni Lucchin — ex agente della polizia ferroviaria residente a San Martino di Venezze — che, solo da qualche giorno, era stato assunto dalla Barbin Impianti di Monselice (Padova) per dare il proprio contributo nella posa della nuova illuminazione in via Murano a San Bortolo.
Lavori commissionati alla ditta patavina direttamente dall’amministrazione comunale di Rovigo.

 

Erano circa le 9.30 quando — secondo una prima ricostruzione della squadra mobile, intervenuta sul posto assieme al personale dello Spisal, ai vigili del fuoco e ai tecnici dell’Arpav — l’uomo sarebbe scivolato mentre stava lavorando con martello e scalpello in prossimità di un pozzetto di sottoservizi, battendo violentemente la parte destra della fronte contro il tombino.
Una ferita da cui avrebbe perso un bel po’ di sangue ma non grave a tal punto da provocargli la morte. Fatto sta che il 46enne, probabilmente scivolato a causa di un malore, si è diretto verso il furgoncino riuscendo a salire al suo interno, perdendo probabilmente i sensi pochi istanti dopo.

 

Ma quale potrebbe essere la causa del malore? E’ proprio su questo che il magistrato di turno — il sostituto procuratore Sabrina Duò — vuole vederci chiaro. Il pm, infatti, proprio ieri mattina, ha disposto che i tecnici dell’Arpav effettuassero dei prelievi da una tubazione di acque bianche aperta, proprio vicina a dove stava lavorando l’operaio. Una delle ipotesi, infatti, è che il 46enne possa aver perso i sensi per la presenza di gas tossici, anche se i primi campionamenti sembrano aver dato esito negativo. Tutto lascia intendere, quindi, che il 46enne sia morto per cause naturali. A fare chiarezza ad ogni modo sarà l’autopsia disposta dalla Procura che si svolgerà nei prossimi giorni. La squadra mobile, intanto, diretta dal vicequestore aggiunto Leo Sciamanna che si è recato di persona sul posto, ha dato il via a indagini scrupolose.
Lucchin — che dopo aver fatto il poliziotto aveva aperto un bar a San Martino — era stato assunto tramite un’agenzia interinale e, recentemente, pare avesse avuto alcuni problemi di salute. Il sindaco Merchiori rivolge le condoglianze dell’amministrazione alla famiglia.