{{IMG_SX}}Rovigo, 21 aprile 2008 - "Contenta", anzi "orgogliosa di essere operaia", perche' "noi e gli imprenditori siamo li' per lo stesso scopo anche se con compiti diversi". La neo deputata 'operaia' della Lega nord, Emanuela Munerato, ha l'orgoglio 'padano' ("Sono nella Lega da sempre e non ha mai pensato di candidarmi con altri partiti"), ma anche quello operaio, in un senso pero' ben diverso da quello solitamente proposto dalla sinistra. "Noi per lo meno- e' il suo ragionamento- finito il lavoro possiamo occuparci di altro, mentre gli imprenditori hanno sempre dei pensieri...".

 

Insomma, e' la sintesi della 42enne Rsu della Cgil alla Contifil di Lendinara (Rovigo), "non e' detto che gli imprenditori stiano meglio". E infatti, nella sua fabbrica tessile di 60 dipendenti: "non ci sono conflitti, c'e' un dialogo con i capi, le difficolta' se nascono le risolviamo insieme, l'unico problema sono i turni pesanti, anche la notte". Ma se le chiedi quale sia il problema piu' sentito tra le colleghe, lei dice: la sicurezza, oltre alla difficolta' ad arrivare alla fine del mese. E poi "tutti questi extracomunitari che hanno la casa mentre noi facciamo fatica ad averle".

 

"Non mi chieda le ricette per risolvere questi problemi- si schermisce Munerato- che io non ho mai fatto politica", ma la convinzione e' che "la Lega si', puo' essere il partito che rappresenta il mondo del lavoro, perche' e' l'unica in grado di capire i problemi della gente" e lo puo' fare perche' "i suoi stanno in mezzo alla gente". E cita il primo cittadino di Verona, Flavio Tosi, mentre con i dirigenti nazionali come "Maroni e Calderoli, io non ci ho mai parlato".

 

La sua esperienza sindacale nasce un po' per caso come pure quella da parlamentare: "Di fare la Rsu me l'hanno chiesto le colleghe e poi mi sono proposta nella lista della Cgil ma senza prendere la tessera; io sono aperta a tutti i sindacati". E di candidarsi per le politiche, "me l'hanno chiesto perche' servivano nominativi di donne, io avrei preferito partire dal basso, fare, che so, il consigliere comunale o magari l'assessore".
Ma dalla prossima settimana sara' nella Capitale: "Me ne sono resa conto l'altra sera a Treviso, durante una festa, quando i miei mi hanno detto: 'mi raccomando, a Roma non ci tradire'". E infatti: "Quando saro' a Roma- promette- terro' i rapporti con il territorio". Di piu', "ho proposto al sindacato di invitarmi alle assemblee anche nelle altre imprese, per informare tutti di quello che accade a Roma".