{{IMG_SX}}Rovigo, 6 ottobre 2008 - L'avrebbero allontanata dalla squadra di calcio di Lendinara che allenava a causa del suo orientamento sessuale. La denuncia arriva da GayLib (associazione di gay e lesbiche di centrodestra), alla quale è iscritta Luana Zanaga, la rodigina di 38 anni coinvolta nella vicenda. La donna, una poliziotta in servizio a Padova, aveva reso nota la sua situazione di disagio nei giorni scorsi, dopo aver dichiarato di essere stata discriminata anche sul luogo di lavoro.  

''E' un atto di omofobia e di razzismo intollerabile che getta discredito sui vertici della squadra sportiva", commenta il presidente di GayLib Enrico Oliari. Luana Zanaga ha raccontato che venerdì notte all'una e mezza un dirigente della società sportiva dilettantistica di Lendinara le ha inviato un sms comunicandole che non poteva più allenare le ragazze ''perchè gay'' e che la società avrebbe dovuto mantenere l'immagine di una squadra ''onesta e pulita''.

 
''Quindi
se io sono gay sono disonesta? - commenta con amarezza la poliziotta-allenatrice - Le giocatrici sapevano della mia omosessualità, ma nessuno può affermare di aver subito molestie o attenzioni da parte mia. Anzi, in queste ore sto ricevendo la solidarietà delle calciatrici, a testimonianza dell'onestà del mio impegno e di come l'intolleranza sia radicata solo nei vertici della società, dalla quale comunque non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale''.

Intanto, il responsabile di GayLib del Veneto Alberto Ruggin chiede l'intervento del governatore Giancarlo Galan: ''Bisogna estirpare dalla nostra regione il razzismo e l'omofobia, affinchè casi come quello di Luana non abbiano a ripetersi''.