Mostre Rovigo, 'Visioni dell'Inferno' contro la psicosi da coronavirus

L’arte non si ferma, al via l'esposizione dedicata a Dante della Fondazione Cariparo. Nessuna inaugurazione per evitare il contagio

Un viaggio tra le sale alla scoperta della mostra sulla quercia di Dante

Un viaggio tra le sale alla scoperta della mostra sulla quercia di Dante

Rovigo, 7 marzo 2020 - Il coronavirus non ferma l’arte. Si aprono le porte a Palazzo Roncale con "Visioni dell’inferno", mostra a cura di Alessia Vedova. L’esposizione è partita ieri ed anche se non c’è stata l’inaugurazione proprio per evitare rischi per il pubblico già ci sono i segnali di un nuovo successo. Un bel segnale alla città anche per reagire al clima di paura che ormai si vice da giorni. La mostra, promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, rientra nel progetto intitolato ‘La quercia di Dante’, verso il settimo centenario della morte di Dante. L’esposizione doveva essere presentata al pubblico il 28 febbraio, ma sempre a causa della situazione d’emergenza, l’inizio è stato posticipato.

Il viaggio apre le porte ad un gioiello installato all’interno di un antico palazzo. Oltre al percorso espositivo con le opere di tre grandi artisti, sono in mostra le antiche copie della Divina Commedia presenti all’Accademia dei Concordi e alla biblioteca del seminario vescovile. Due originali viaggi, uno negli anni ’50 con le copie del fumetto più famoso di sempre, Topolino, per spiegare anche ai più piccoli il testo dantesco; l’altro di Fabrica, realizzato da Patrick Waterhouse e Walter Hutton con rivisitazioni in chiave contemporanea dei personaggi principali della Commedia. Un altro pezzo forte, cui è dedicato il percorso, è l’installazione in ricordo del Quercus robur che dominava l’argine del Po di Goro a San Basilio, meglio noto come "La gran rovra di San Basilio".

Sembra sia stato proprio questo l’immenso albero davanti al quale si imbatté il sommo poeta nel 1321, perdendosi in una selva, quella nel Delta del Po. Presente una reliquia della quercia insieme a Cortex, opera site specific di Miranda Greggio, che accoglie il visitatore proprio come se entrasse nelle viscere dell’Inferno. Tre gli artisti che fanno da fil rouge a questa esposizione, di tre nazionalità e tre epoche diverse e con tre modalità di riproporre l’Inferno nei suoi 33 Canti. Ci sono, per ogni canto, le opere del francese Gustave Doré, a cura di Mauro Carrera; dello statunitense Robert Rauschenberg a cura di Barbara Codogno e della tedesca Brigitte Brand a cura di Virginia Baradel. Doré pensò a questo viaggio nel 1861. Sono presenti tutte le 75 tavole. Luoghi oscuri, personaggi umani e al contempo disumani. Rauschenberg, l’artista statunitense, concepisce le 34 tavole alla fine degli anni Sessanta del ‘900 e ci regala una diversa interpretazione dell’inferno dantesco, con riferimenti alla contemporaneità e a personaggi politici della sua epoca. L’intento dell’artista era proprio quello di smuovere le coscienze. Infine Brigitte Brand, artista contemporanea, che osserva l’umanità e il mondo riproponendo viaggi per svelare l’uomo e la sua interiorità. Vortici inesplorati, vie senza fine sono solo alcuni dei flash. La mostra è aperta tutti i giorni. Nei feriali dalle 9 alle 19, festivi dalle 9 alle 20. L’ingresso è gratuito. Per gruppi di adulti il costo della visita guidata è di 75 euro. 4 euro a persona il sabato. La domenica e nei giorni festivi alle 10 e alle 16. Per informazioni: 0425460093 o info@palazzoroverella.com.