Rovigo, il Festival mariano internazionale per celebrare Maria

Da settembre a dicembre alla Rotonda una serie di appuntamenti

ll presidente del sindacato della Rotonda, Luciano Zanforlin

ll presidente del sindacato della Rotonda, Luciano Zanforlin

Rovigo, 22 gennaio 2019 - Il 2019 sarà l’anno del primo “Festival Mariano Internazionale”. Lo ha annunciato ieri durante una conferenza stampa tenutasi nella chiesa della Rotonda, il presidente del Sindacato della Rotonda Luciano Zanforlin. Il Festival, ha spiegato, sarà una qualificata proposta musicale e concertistica di alto livello, che si svolgerà nella piazza, nelle chiese e nei teatri, insieme ad una serie di conferenze e dibattiti con il pubblico.

Un’occasione importante per far conoscere anche la statura biblica e teologica della maternità di Maria, il suo essere “piena di grazia”, l’innegabile mediazione divina e umana nel piano della storia della salvezza. «Oltre a promuovere linguaggi per il destinatario contemporaneo – ha aggiunto Zanforlin -, studi e ricerche culturali, teologiche e spirituali sull’azione salvifica di Maria, si osserverà anche la determinante influenza occorsa alla letteratura, arte, scultura, toponomastica territoriale, essendo l’Italia un autentico “scrigno mariano” da valorizzare, conservare e promuovere. Questo Festival sarà il modo per celebrare Maria attraverso la musica e l’arte, al fine di ritrovare una identità perché diventi sempre più la città delle rose». «Si tratta – ha detto l’assessore alla Cultura Alessandra Sguotti -, di un lungimirante progetto. La nostra città ancora una volta vuole ricollegarsi alla sua identità di città delle rose».

Presente anche Monsignor Livio Melina, ordinario della cattedra di Teologia Morale a Roma. «Questo evento ha per Rovigo, un significato spirituale e civile. La musica unisce spiriti e cuori». Un plauso anche dal sindaco Massimo Bergamin. L’evento, che si svolgerà da settembre a dicembre, è patrocinato dal Comune di Rovigo e organizzato da Michelangelo srl, - direttore artistico maestro Maurizio Baglini, regista maestro Massimo Pizzi Gasparon Contarini.

r. m.