Rovigo, 26 ottobre 2009 - Un ‘pugno’ di quelli che non avrebbe mai voluto ricevere magari ‘barattandolo’ con una sconfitta in più sul ring anche se per uno sportivo la vittoria viene prima di tutto.

Fatto sta che al tribunale di Este il pugile polesano Antonio Brancalion è stato condannato a due anni e sei mesi per aver maltrattato e usato violenza privata nei confronti della sua ex fidanzata, oltre al pagamento di 2.000 euro di provvisionale e ulteriori 2.380 euro per le spese processuali.

 

L’imputato, difeso dall’avvocato Cesare Vanzetti, venne accusato di aver maltrattato la donna — Veronica C. assistita dall’avvocato Elena Bonazzi di Rovigo — , sputandole in faccia, ustionandola con un attrezzo rovente, sfruttandola economicamente, senza contribuire in alcun modo alle spese familiari. Anzi appropriandosi a sua insaputa, del denaro nascosto per provvedere alle spese di casa, privandola poi dell’uso della sua auto e compiendo altri tipi di vessazione.

Fatti che, secondo l’accusa, avvennero tra Masi, Castelbaldo e Rovigo tra il 2005 e il 2006 tenendo presente che, all’epoca dei fatti, il famoso pugile era residente tra Masi e Castelbaldo.

 

Brancalion, tra l’altro, quando la ragazza non era più sua convivente, avrebbe continuato a minacciarla con messaggi sul telefonino, seguendola nei suoi spostamenti ed entrando pure di notte nel suo nuovo alloggio, in sua assenza. Almeno secondo le tesi accusatorie.
Il pugile 33enne, inoltre, venne anche accusato di aver danneggiato la vettura della donna con una sostanza corrosiva per un danno di 2.000 euro (per questa specifica accusa il polesano è stato assolto) e in un’altra occasione l’auto di un’amica della ragazza che era venuta a trovarla, spruzzando dello spray nero e rompendo gli specchietti. Azioni che hanno spinto il pm Benedetto Roberti a chiedere una condanna a due anni e mezzo, accolta dalla corte.

 

Lo scorso dicembre, sul ring del palasport di Pisa, il boxeur polesano che da 5 anni si allena nella palestra della Boxe Piovese con Cristian Sanavia, Devis Boschiero e un drappello di promettenti dilettanti, ha difeso il titolo dell’Unione Europea dei pesi medio massimi battendo ai punti l’idolo di casa Dario Cichello.

 


In parallelo con le vittorie sul ring, come nel 2004, quando divenne campione internazionale Ibf dei pesi medio massimi battendo l’ungherese Gabor Halasz, Brancalion ha avuto anche più di un problema con la legge. Nel novembre 2004 ha infatti patteggiato venti mesi di condanna in udienza preliminare a Rovigo per aver rapinato la compagna dell’epoca in via Silvestri sottraendole la borsetta.


di Marco Signorini