Rovigo, 1° setttembre 2010 - MICHELA Toffanin, 39 anni, sposata e madre di due figli. Sabrina Galliani, 38 anni, ragazza madre. Carmelo Galati, 34 anni, padre di famiglia. I precari in attesa delle nomine, nel giorno dei supplenti e dei collaboratori scolastici, non sono ragazzi che faticano ad entrare nel mondo del lavoro, ma persone adulte con un progetto di vita avviato da tempo e che, improvvisamente, rischiano di trovarsi in mezzo a una strada.

E’ questa l’atmosfera che si respira in attesa del verdetto finale, nell’aula magna dell’istituto De Amicis, dove ieri sono stati convocati gli aspiranti collaboratori scolastici, alle 9 del mattino, per sapere a chi toccheranno i pochi (25) posti rimasti, dopo le assegnazioni di lunedì. «Negli ultimi cinque anni sono stata collaboratrice scolastica all’istituto comprensivo di Occhiobello — racconta Michela Toffanin che incontriamo alle porte del De Amicis — quest’anno dovrò spostarmi di certo. Forse mi verrà assegnato un part time da qualche parte, chissà. Per me il problema sarà il prossimo anno, perché il part time, con i successivi tagli previsti dalla legge finanziaria, potrebbe essere l’anticamera della disoccupazione».


La legge finanziaria del 2008 infatti ha previsto un taglio del personale, tra collaboratori scolastici ed insegnanti, pari al 6% ogni anno per tre anni. Se l’anno scorso la riduzione è stata assorbita, quest’anno la situazione ha assunto contorni drammatici . «Sono 25mila e 300 i posti tagliati in tutta Italia — spiega Bertilla Gregnanin, sindacalista di Uil Scuola che oggi, insieme ai colleghi di Cigl e Cisl affronterà l’argomento in una conferenza stampa — serve solo un’altra finanziaria per bloccare questa legge, che l’anno prossimo potrebbe diventare insostenibile».

«Io sono di Porto Viro, ma da cinque anni lavoravo all’istituto comprensivo di Occhiobello, sempre con supplenze brevi — spiega Sabrina Galliani — l’anno scorso mi sono stati affidati due incarichi part time, quest’anno rischio di essere tagliata fuori». «E pensare che mi ero trasferito qui per il lavoro — racconta invece Carmelo Galati, originario di Palermo — dopo cinque anni di supplenze,sempre ad Occhiobello, mi ritrovo senza lavoro e con un mutuo sulle spalle. Non è possibile andare avanti così».

 Qualcuno ce l’ha fatta grazie alla legge 104, che prevede agevolazioni a genitori o parenti di persone disabili. «Per il secondo anno consecutivo sarò collaboratore scolastico all’istituto agrario di Sant’Apolinare — sorride Mauro Tenuta, 50 anni, diplomato in ragioneria, mentre ci comunica la notizia — negli anni scorsi ho girato un po’ tutta la provincia, ora mi avvicino a casa. Oggi però resto con i colleghi, perché la situazione è drammatica».
Milena Furini