Rovigo, 4 ottobre 2011 -  Su 338 cacciatori controllati dalla Polizia Provinciale dall’apertura della stagione venatoria sono 19 quelli che si son trovati un verbale in mano per mancata annotazione dei capi abbattuti o rispetto dei limiti del carniere o delle distanze. Altri 22 hanno avuto le licenze verificate dalle guardie volontarie ed altri 8 dagli agenti del commissariato di Polizia di Porto Tolle con la redazione complessiva di 8 verbali.

Una denuncia poi all’autorità giudiziaria per caccia in periodo di divieto, senza licenza, per abbattimento di lepre utilizzando un fucile non denunciato.
Ad un mese tra preapertura e apertura, l’assessore Claudio Bellan tira una prima riga sull’attività di vigilanza svolta dalla Provincia in collaborazione con le altre forze di polizia e le guardie volontarie impegnate praticamente a controllare un territorio vasto all’incirca 130 mila ettari.

“Tramite un collegamento diretto con l’ufficio della Polizia Provinciale – ha precisato l’assessore di Palazzo Celio – si sono coordinati i servizi intervenendo su segnalazioni di pericolo giunte anche attraverso il numero verde 800998636”.
Tra vigili provinciali e guardie volontarie sono 29 le unità in servizio, distribuiti sul territorio con auto e imbarcazioni, con una “ripartizione equilibrata” nei tre ambiti “privilegiando” le oasi, le zone di rifugio e ripopolamento della selvaggina, le zone di rispetto e l’area del parco dove persiste il divieto di caccia.