Rovigo, 2 novembre 2013 - Con un blitz lampo, i carabinieri del Gruppo d’intervento speciale (Gis) hanno fatto irruzione nella casa di Costa di Rovigo e immobilizzato le tre persone, due uomini e una donna, che 33 ore fa si erano asserragliate minacciando di dar fuoco allo stabile. A nulla erano valse le trattative, iniziate l’altro ieri pomeriggio, di un negoziatore per far riportare alla ragione i tre, due fratelli e una loro dipendente.
 

Tutto era iniziato quando Gianni Lerin, 54 anni, aveva scagliato un’ascia contro un operaio che lavorava nei campi del vicino, violando tra l’altro gli obblighi dell’arresto domiciliare. I carabinieri, allertati dall’operaio, erano andati quindi nella sua abitazione per ammanettarlo. La reazione dell’uomo era stata violenta e si era barricato in casa assieme al fratello e alla donna, come aveva già fatto lo scorso giugno per poi arrendersi non prima di aver ferito sette carabinieri.
 

Stanotte i carabinieri sono entrati in azione poco dopo l’1 ed hanno sorpreso i tre nel sonno: due sono finiti nel reparto psichiatrico, mentre Gianni Lerin è stato portato in carcere dai militari del Comando provinciale di Rovigo per minacce, resistenza ed evasione dei domiciliari.

 

Per entrare nell'abitazione, i militari si sono calati dal tetto, hanno infranto i vetri del casolare di campagna e hanno fatto irruzione con l’uso di lacrimogeni e storditori. Quattro minuti sono bastati a due squadre dei Gis di Livorno, quindici militari in tutto.

 

Nel casolare di campagna sono state trovate delle bombole del gas che potevano essere adoperate per l’esplosione. Le bombole non sono state sequestrate.  Il loro 'arsenale', che è stato pure sequestrato, era composto da tre forconi, un bastone e due asce (guarda le foto).

 

 

La decisione di far intervenire i Gis è stata motivata con la pericolosità di questi individui, che già in passato avevano aggredito i Carabinieri. I militari non hanno aggiunto ulteriori particolari sulla posizione del pm Fabrizio Suriano contrario all’azione di forza: la decisione del blitz è stata presa dal pm Sabrina Duo’.