Accoltellamento a Rovigo: litiga col coinquilino che lo aggredisce

L’uomo, sanguinante, è scappato in bici su viale Trieste. Arrestato l’aggressore. Sul posto la scientifica per i rilievi e le indagini

Il condominio di viale Trieste, teatro dell’aggressione. Sul posto gli agenti (Donzelli)

Il condominio di viale Trieste, teatro dell’aggressione. Sul posto gli agenti (Donzelli)

Rovigo, 8 aprile 2021 - Un uomo a torso nudo con la schiena sanguinante. Questa è la scena che i pochi passanti, ieri, nel pomeriggio hanno potuto vedere in viale Trieste. Quell’uomo era appena stato accoltellato dal suo coinquilino che l’ha ferito in maniera non grave sotto le spalle. I due avevano litigato in casa, non è ben chiaro perché. Secondo le prime ricostruzioni il motivo sarebbe legato a ragionamenti che stavano facendo insieme sulle spese comuni. Fatto sta che uno dei due è uscito e si è messo in sella alla bicicletta, diretto chissà dove. L’altro, arrabbiato, lo ha seguito e l’ha ferito con una lama alla schiena. Poi è scappato. Stiamo parlando di due nordafricani che abitano insieme al secondo piano del civico 21 di viale Trieste che fa angolo con via Magro.

Il ferito ha 51 anni ed è di nazionalità tunisina mente l’aggressore ha 49 anni ed è marocchino. Sul posto è arrivava immediatamente un’ambulanza del Suem 118 a prendersi cura del ferito che poi è stato trasportato in ospedale civile Santa Maria della Misericordia di viale Tre Martiri per accertamenti e per le medicazioni del caso. Ma non è mai stato un attimo in pericolo di vita, sempre cosciente.

Nel frattempo i poliziotti delle volanti della questura di Rovigo si sono messi alla ricerca dell’accoltellatore. Lo hanno trovato in poco tempo e l’hanno arrestato. Poi l’hanno accompagnato in questura per interrogarlo e circostanziare l’accaduto. Sul marciapiede di viale Trieste, sulle scale del condominio e nell’appartamento dove era iniziato il litigio, intanto la polizia scientifica procedeva con i rilievi. E in procura, a poche decine di metri di distanza in linea d’aria, il pubblico ministero di turno, Maria Giulia Rizzo, veniva informata dell’accaduto e coordinava le indagini che venivano svolte dalla polizia.

Un ruolo chiave nella vicenda l’hanno comunque avuto i medici che si sono occupati del paziente ferito, arrivato in ambulanza da viale Trieste attorno alle 16. La prognosi infatti è determinante, in questi casi, per capire che sotto che tipologia di reato iscrivere l’indagato nel fascicolo. Per esempio se tentato omicidio o lesioni aggravate. Dopo l’intervento sul posto delle volanti la parte delle indagini è infatti passata agli uomini della squadra mobile di Gianluca Gentiluomo, che hanno avuto da fare fino a tarda sera, sempre a stretto contatto con i medici e con il sostituto procuratore Maria Giulia Rizzo.