"Acquevenete, scommessa vinta"

Eletto il nuovo consiglio d’amministrazione, Cortelazzo sarà di nuovo presidente. Ok al bilancio: 88 milioni di euro di produzione

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Rinnovo del consiglio di amministrazione, con l’approvazione del bilancio di esercizio 2020 e la condivisione dei risultati raggiunti nel primo triennio della società: sono stati questi i punti al centro dell’assemblea dei soci di Acquevenete, che si è tenuta ieri pomeriggio. All’unanimità i sindaci hanno scelto il nuovo consiglio di amministrazione, che vede la riconferma di Piergiorgio Cortelazzo, Presidente in pectore (la nomina sarà compito del CdA nel corso della sua prima seduta). Restano nel CdA anche Antonio Bombonato, ed Emanuele Barbetta, sindaco di Sant’Elena. A farne parte entrano Antonella Buson, consigliere del Comune di Baone, Maura Veronese, sindaco di Porto Viro, Emanuele Rosina, consigliere del Comune di Monselice, Luigi Viaro, sindaco di Lendinara. Al capoluogo Rovigo la presidenza dell’Assemblea intercomunale, affidata al primo cittadino Edoardo Gaffeo.

All’unanimità è stato votato anche il bilancio di esercizio. All’assemblea hanno preso parte 96 su 108, tra presenti in sala e in collegamento, pari al 91%. "A tre anni dalla nascita di Acquevenete, possiamo essere davvero orgogliosi della società del nostro territorio e affermare che la fusione è stata una scommessa vinta – è il commento di Piergiorgio Cortelazzo. – Nel triennio 2018-2020 Acquevenete ha saputo realizzare investimenti per circa 97 milioni di euro, di cui ben 57,7 milioni solo nell’anno 2020, con un aumento del 167% rispetto al 2019. Un impegno che ci ha portato ad avere una media di 115 euroanno per abitante investiti per nuove opere, quando la media nazionale è di 35 euro. E questi risultati sono stati raggiunti senza aumentare le bollette, con una riduzione tariffaria del 2% nel 2018 e nessun rincaro per gli anni successivi, a fronte di una rinuncia volontaria dal monte dei ricavi garantiti, da parte di Acquevenete, che è stata pari a 81,5 milioni di euro nel triennio".

Non solo dal punto di vista quantitativo sono di rilievo gli investimenti messi in campo: tra le opere straordinarie e strategiche l’acquisizione dell’infrastruttura Savec, per far arrivare l’acqua pedemontana ai territori del Polesine. Ancora, la nuova condotta Pfas, per portare acqua estranea alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche ai territori colpiti dall’emergenza. Di rilevanza strategica anche gli interventi sulle centrali di potabilizzazione sul fiume Adige e il settore acquedotto che si è aggiudicato la fetta preponderante, con 38,3 milioni di euro spesi in nuove condotte idriche. Complessivamente il bilancio di esercizio 2020 approvato oggi dall’assemblea dei sindaci di Acquevenete presenta un valore della produzione di 86.881.000 euro, con costi della produzione pari a 83.450.000 euro. Migliora l’Ebitda margin, che sale al 32,9% rispetto al 29,8% del 2019. L’Assemblea ha nominato anche il nuovo Collegio sindacale, in cui siederanno Valeria Ganzaroli (presidente), Angelo Capuzzo e Monica Tonon. (foto, Gaffeo, Barbetta, Cortelazzo, Veronese, Viaro e Bombonato).