Adria, battaglia per l'ospedale. "Chiudere, solo una follia" / FOTO

Punto nascite a rischio, sos della parlamentare Benedetti al governo

Il flash mob per il punto nascite ad Adria (foto Braghin)

Il flash mob per il punto nascite ad Adria (foto Braghin)

Adria (Rovigo), 16 luglio 2018 - Le prossime ore saranno decisive per la sorte del punto nascite dell’ospedale di Adria. In questi giorni il governatore Luca Zaia si è mosso anche a livello governativo, così come la deputata della Lega Antonietta Giacometti, di Badia. Un obiettivo li unisce. Annullare la cosiddetta direttiva dell’ex ministro della sanità Lorenzin che prevede di far calare la mannaia dei tagli sui centri con meno di 500 parti all’anno. Come appunto avviene ad Adria. Mercoledì anche il sindaco Omar Barbierato, per lui un bel battesimo del fuoco, sarà a Roma per un incontro con il governo. Ore decisive quindi e si infiamma la polemica.

«Diversi punti nascita in Veneto, in particolare quelli che vedono meno di 500 parti all’anno, stanno per essere chiusi a causa di una decisione presa dal precedente governo: chiedo che l’esecutivo attualmente in carica riveda tale decisione – interviene la deputata di Padova Silvia Benedetti –. Chiudere i punti nascita significa, specialmente in Polesine, causare ulteriori difficoltà nel momento più delicato di quella che è una bellissima esperienza come quella della maternità e del parto. Ad Adria l’anno scorso sono nati 420 bambini e la struttura è vista come punto di riferimento anche per il Basso Polesine. Chiudere il centro significherebbe compiere un errore grossolano. Molte partorienti si troverebbero infatti costrette a trascorrere ore in auto per recarsi a Chioggia od a Rovigo mentre hanno le doglie, fatto non accettabile in un paese civilizzato».

Nei gironi scorsi si sono svolti un flash-mob ad Adria (FOTO), al quale hanno preso parte anche le dottoresse del reparto, e una marcia dei cittadini a Piove di Sacco. «Queste proteste – riprende – hanno mostrato inequivocabilmente come questa sia una questione molto sentita. La loro voce non può essere ignorata. Auspico che il ministro della Sanità Grillo ed il Governatore Luca Zaia collaborino per sovvertire la decisione presa dal precedente ministro della Sanità Lorenzin che troverà altrimenti attuazione entro pochi giorni. «Fare ciò significherebbe che, almeno per una volta, la salute dei cittadini ha ritrovato la centralità che le spetta nelle decisioni prese dai governi centrali e regionali». Punti nascita, proteste ed antiche polemiche. Come quella che si registra a Trecenta dove Guglielmo Brusco, di Potere al popolo, attacca il sindaco Antonio Laruccia. «Laruccia fa bene a seguire chi si batte per tener aperto il punto nascite di Adria – attacca – anche perché quello di Trecenta, di fatto, l’hanno già chiuso due anni fa».