Agricoltura, la sfida per far tornare i giovani

Le proposte del primo cittadino Barbierato: "Dobbiamo puntare sul Minimum Tillage e sulla sinergia con il mondo dell’allevamento"

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ADRIA

La tecnica del Minimum Tillage al centro delle proposte dell’amministrazione comunale adriese, guidata dal sindaco Omar Barbierato. Insieme a un pacchetto di proposte fattibili capaci di generare opportunità di lavoro per i giovani, secondo i propositi dell’esecutivo.

L’ Amministrazione nell’ambito delle iniziative inserite nella Pac (politica agricola comune), ha elaborato una serie di proposte per un’agricoltura più sostenibile, che ha già inoltrato all’ente parco del Delta del Po, perchè si faccia portavoce con il governo Italiano, che a sua volta porterà in Europa per ottenere finanziamenti capaci di generare opportunità di lavoro per i giovani. "Il Minimum Tillage rappresenta un passo verso un’agricoltura più sostenibile, poiché riduce i costi e i consumi energetici, pur garantendone la normale redditività – spiega il sindaco Omar Barbierato – .Un settore di rilevante interesse l’agricoltura, non solo sotto il profilo economico e occupazionale, ma ancor prima contribuisce in maniera determinante alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, alla conservazione del suolo, nonché alla protezione della biodiversità". Concetto sottolineato anche dal consigliere Cristian Andriotto.

"Parliamo di una tecnica agricola che - aggiunge Andriotto – prevede la lavorazione del terreno a profondità molto limitata, tale da permettere di ottenere con unodue passaggi un letto di semina soddisfacente. Con il Minimum Tillage si ha un minore impatto sul terreno migliorando così la sua naturale fertilità. Un intervento per lo sviluppo dell’agricoltura che, a nostro avviso, rimane il settore fondamentale e trainante per il nostro territorio. Un’iniziativa che andrebbe incontro al ritorno in campagna delle nuove generazioni, un fenomeno, non ascrivibile alla sola mancanza di alternative occupazionali, ma piuttosto all’effettivo interesse legato alla terra, all’ambiente e alla maggiore sensibilità dei giovani per il tema della sostenibilità ambientale e a una maggiore consapevolezza del legame tra cibo e territorio". "Tra le proposte che abbiamo formulato all’ente Parco- concludono i due amministratori- quella di favorire la naturale sinergia esistente tra l’allevamento e l’agricoltura, per uno sfruttamento più razionale delle risorse e investire su un allevamento che mira al benessere dell’animale e a contenere gli effetti negativi dell’allevamento intensivo".