Rovigo, dilaniata dall'elica in mare. E' caccia al motoscafo

Albarella, inchiesta per omicidio colposo: si cerca chi sollevò l’onda anomala che ha ucciso Isabella Benetti, 68 anni di origini ferraresi ma residente a Santa Maria Maddalena

Il tratto di mare dove è avvenuto l’incidente che è costato la vita  a Isabella Benetti

Il tratto di mare dove è avvenuto l’incidente che è costato la vita a Isabella Benetti

Rovigo, 8 agosto 2017 - C'erano tre imbarcazioni sul luogo della tragedia che sabato pomeriggio ha sconvolto Albarella, l’isola dei vip in provincia di Rovigo. Il tender sul quale viaggiava la vittima Isabella Benetti, il motoscafo condotto dall’armatore Giovanni Visentini e un terzo natante ancora da identificare. La Procura di Rovigo procede per omicidio colposo sulla morte della 68enne di Santa Maria Maddalena, dilaniata dall’elica del motoscafo guidato dall’armatore.

C’è infatti chi ha assistito alla scena dall’inizio alla fine senza perdere un secondo e lo ha raccontato ai carabinieri. La donna era nel canale a bordo del piccolo gommone con tre persone, tornava dal vicino Scanno Cavallari dopo aver pescato delle vongole ed era diretta verso il porto di Albarella. In quel momento un’altra barca è entrata nel canale sollevando un’onda anomala. Contemporaneamente in direzione opposta, cioè verso il mare, usciva Visentini. L’impatto con l’onda ha fatto saltare il suo motoscafo, un natante di 6 metri con un motore da 250 cavalli.

Visentini ha sbattuto la testa sulla protezione anteriore dello scafo ed ha perso il controllo del mezzo. La barca ha saltato tre volte, l’ultimo impatto con l’acqua ha fatto virare la prua sulla destra dove si trovava il tender con Isabella Benetti. Il piccolo gommone non è stato travolto ma il movimento d’acqua ha fatto sbalzare in mare i passeggeri.

Il motoscafo ha iniziato a girare su sé stesso in senso orario più volte. La 68enne di Santa Maria Maddalena è stata colpita due volte, alla pancia, alla testa, le è stato tranciato un braccio. Nel frattempo Visentini è svenuto. Dopo due o tre minuti si è ripreso ed ha iniziato a dirigersi verso il mare, zigzagando a moderata velocità, probabilmente ancora intontito per il colpo subito ed ancora ignaro dell’accaduto.

Ma un uomo che dal porto ha assistito alla scena, lo ha inseguito con una moto d’acqua. Dopo averlo raggiunto gli ha spiegato cos’era successo. L’armatore, incredulo, è subito tornato indietro. Pare non ricordasse nulla, solo di aver subito un colpo alla testa. È stato trasportato all’ospedale di Porto Viro per accertamenti. È sembrato sconvolto, esterrefatto e sorpreso.

Ora la Procura deve accertare a che velocità viaggiavano le imbarcazioni coinvolte nell’incidente. Entrare ed uscire con la massima cautela in un porto, è una delle regole fondamentali della navigazione. Intanto il corpo senza vita di Isabella Benetti si trova all’obitorio di Adria per l’autopsia. Il pubblico ministero che coordina le indagini è Andrea Girlando. Sabato ha seguito l’evolversi della vicenda al telefono. Raccolta di testimonianze e compilazione di verbali sono continuati fino all’alba di domenica mattina. Sul posto carabinieri e capitaneria di porto di Chioggia.