Incidente Rovigo, travolto in bicicletta. Muore dopo tre mesi

Alfio Villani era ricoverato dallo scorso ottobre

L'anziano Alfio Villani

L'anziano Alfio Villani

Rovigo, 10 febbraio 2019 - "Ha lottato come un leone fino all’ultimo respiro perché sentiva che avevamo ancora bisogno di lui". Aveva davvero la tempra di un combattente Alfio Villani, 80 anni, residente in via Monte Grappa, morto l’altra notte per le conseguenze del grave incidente in cui era rimasto coinvolto lo scorso 26 ottobre.

Stava ritornando a casa in sella alla sua bici quando, all’altezza dell’incrocio tra via Irma Bandiera e via Buozzi, nel cuore del quartiere di San Bortolo, si è scontrato con un’auto – una Ford Fiesta – cadendo a terra e battendo violentemente il capo.

Le condizioni dell’80enne erano parse subito molto serie. Privo di coscienza Villani fu infatti ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria della Misericordia dove, nell’arco delle settimane, è stato sottoposto a una serie di interventi chirurgici e a terapie che hanno contribuito a ridare più di una speranza ai familiari. Poi, il tragico epilogo. L’80enne, infatti, è rapidamente peggiorato nelle scorse ore, arrivando purtroppo alla fine.

Villani, lascia la moglie Michelina e i figli Luca, Nicoletta e Tiziana. Prima della pensione fu il volto storico del Magazzinone che, in via Mure Ospedale, era un punto di riferimento per chi cercava capi di abbigliamento di qualità. Conobbe, affiancato dall’inseparabile moglie, gli anni del boom economico e, tra il 1980 e il 1990, allargò ulteriormente la sua attività aprendo un altro negozio di abbigliamento in città e un altro ancora ad Adria.

Poi l’arrivo dei nipoti e un mercato che stava ormai cambiando lo spinsero, negli ultimi anni, a dedicarsi completamente alla famiglia. Immancabili le sue passeggiate mattutine in piazza dove, con i tanti amici, amava commentare le notizie del giorno che leggeva sul Carlino.

Villani, infatti, era un appassionato lettore e, proprio il giorno dell’incidente, stava tornando a casa dopo aver acquistato il suo immancabile giornale. «Papà si stava riprendendo – racconta in lacrime la figlia Nicoletta –. Sapevamo che sarebbe stato un percorso lungo, ma le speranze c’erano. Perdiamo il perno della nostra famiglia: partendo dal nulla ci ha insegnato che con lavoro e sacrificio si possono raggiungere traguardi ambiziosi e, anche nelle difficoltà, ha dimostrato di essere un grande uomo».

La salma di Villani è attualmente a disposizione della magistratura, ancora da fissare la data delle esequie.