Bergantino, folla e lacrime ai funerali di Alice Signorini

Il parroco legge un biglietto della ragazza tra la commozione

I funerali di Alice Signorini (Donzelli)

I funerali di Alice Signorini (Donzelli)

Bergantino (Rovigo), 22 giugno 2018 - Bergantino ieri pomeriggio ha salutato, per l’ultima volta, Alice Signorini, 26 anni, morta a Legnago lo scorso 13 giugno. E’ morta sola, nel suo appartamento, l’appartamento dove si era trasferita qualche settimana fa perché a Legnago Alice lavorava. Ma ieri, al funerale che è stato celebrato nella chiesa parrocchiale dedicata a San Giorgio Martire, da don Nicola Albertin, c’era un intero paese, una comunità commossa, silenziosa, quasi attonita di fronte a una perdita che nessuno è in grado, né vuole, commentare. Che nessuno può comprendere.

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Alice Signorini, morta a 26 anni
Alice Signorini, morta a 26 anni

«Ma Alice voleva tornare a volare, purtroppo non ne ha avuto il tempo», i volti segnati dalle lacrime delle donne, degli uomini, delle bambine e dei bambini, delle amiche e degli amici che l’hanno conosciuta, apprezzata, amata, raccontano, più delle parole, la convinzione, la certezza, la speranza che Alice non se ne sia andata davvero e che in qualche modo potrà, adesso davvero insieme ai suoi genitori, continuare ad essere presenza importante per una comunità che non vuole e non può dimenticarla. Sì, è vero, da domani, anzi, forse un minuto dopo che le lacrime si sono asciugate sui volti, la vita di ciascuno riprende a correre. Ma la sensazione è che Alice Signorini un posto nel cuore di chi l’ha conosciuta riuscirà a conservarlo per sempre. Perché la morte a 26 anni, sola, in un letto di un appartamento, lontana da tutti, è percepita come un’ingiustizia, a chi resta solo la speranza, forte, importante, cantata dal poeta: «La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come se fossi nascosto nella stanza accanto». E lì, tutti, pensano sia Alice Signorini, nella stanza accanto.