Rovigo, l’allarme della Cgil: "L'Inps rischia la paralisi"

Il sindacato: “in due anni perso il 23% del personale”

Inps

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Rovigo, 5 aprile 2022 – “Inps Rovigo, situazione gravissima”. A dirlo è la CGIL Funzione Pubblica di Rovigo, ricordando come da gennaio 2019 a gennaio 2022 hanno lasciato la sede per quiescenza circa una trentina di dipendenti che non sono stati sostituiti. “Risorse umane altamente professionalizzate-spiega il segretario Riccardo Mantovan CGIL Funzione Pubblica di Rovigo -compresi anche responsabili di processo. Uscite che hanno comportato gravi difficoltà nel tentativo di garantire una adeguata trasmissione di competenze altamente specialistiche. Segnali di allarme erano stati lanciati ad aprile 2019 in occasione di un incontro del Comitato Provinciale INPS di Rovigo che già esprimeva pensieri di forte preoccupazione. Sedi di Rovigo, Adria e Badia Polesine, che nonostante le grandi difficoltà e l’evidente carenza di personale hanno sempre raggiunto ottimi risultati proprio grazie alle elevate professionalità presenti e alla capacità di fare squadra che ora, stante le ulteriori uscite che ci saranno in corso d’anno, difficilmente saranno ancora raggiungibili”.

a situazione quella dell’Inps rodigino, che secondo la Cgil: “L’importanza strategica dell’INPS nel nostro territorio, dove svolge un ruolo fondamentale ed imprescindibile per lo sviluppo socioeconomico, l’allerta arriva anche dalla CGIL Confederale e dal Patronato INCA di Rovigo. INPS e CGIL, per i servizi che erogano, si pongono come punto di riferimento per famiglie, lavoratori, fasce sociali più deboli, imprese, commercianti, artigiani e tutte le categorie economiche operanti nel nostro territorio. La grave carenza di organico, segnalata formalmente anche dalla direttrice dell’INPS, farà indebolire la capacità finora dimostrata di far fronte con efficacia e qualità alle numerosissime istanze dell’utenza che arrivano dal nostro territorio. Indennità di disoccupazione o di cassa integrazione, congedi parentali, maternità, previdenza, disabilità e inabilità, sostegni economici alle famiglie, sono alcuni esempi di quanto risulta importante per la popolazione il buon funzionamento di questo istituto”.

In conclusione, il segretario Mantovan di Cgil Funzione Pubblica di Rovigo ricorda che: “Per garantire l’universalità dei servizi in favore della cittadinanza, esclusiva competenza dell’amministrazione pubblica, servono assunzioni ed investimenti importanti e rapidi. Il concorso dal quale reperire le nuove risorse umane invece, non ha tempi certi e comunque manca la sicurezza di vedere arrivare queste nuove risorse nel nostro territorio. Per quanto ci riguarda, ci stiamo impegnando da tempo facendo pressione sugli organi di governo di riferimento nazionale e regionale per assicurare anche per Rovigo le risorse necessarie ad evitare il collasso di questo importantissimo istituto”. Mario Tosatti