Andrea Mazzetto morto ad Asiago, trovato il cellulare che aveva tentato di recuperare

Lo smartphone scivolato nel burrone era del ragazzo, non della fidanzata come inizialmente ipotizzato. Il giovane è precipitato in un dirupo sull’Altopiano di Asiago, a Vicenza. Gli ultimi attimi felici che hanno preceduto la caduta nel burrone sull’Altar Knotto in un video sui social

Rovigo, 21 agosto 2022 - È stato ritrovato il cellulare di Andrea Mazzetto, il 30enne rodigino morto ieri sulle montagne Vicentine per recuperare lo smartphone caduto. Si tratta del cellulare della stessa vittima, e non di quello della fidanzata, com'era emerso inizialmente. Entrambi i ragazzi stavano scattando delle foto dal luogo panoramico.

Su richiesta del carabinieri, il soccorso alpino di Asiago è tornato sotto l'Altar Knotto e ha recuperato il cellulare appartenente al 30enne di Rovigo morto ieri. Il ragazzo è precipitato ieri nel vuoto nel tentativo di recuperare il telefono dopo che gli era scivolato facendo delle fotografie. L'analisi dell'apparecchio potrebbe forse dare altre informazioni sulla dinamica dell'incidente.

La fidanzata: sui social, l'ultimo selfie insieme

"La nostra maledetta ultima foto insieme. Sarai sempre con me, orsetto mio". Si tratta di quanto scritto su Instagram da Sara Bragante, nella tarda serata di sabato, la fidanzata di Andrea Mazzetto, cadendo nel burrone per circa 80 metri perdendo la vita a 30 anni. Nel profilo Instagram di Andrea Mazzetto, i momenti che hanno preceduto la tragedia, dove si vede il cammino di avvicinamento al suggestivo sperone ‘Altar Knotto’, lui e la fidanzata Sara che salgono, qualche scalata sulle rocce e un selfie insieme con lo sfondo della sottostante Val D'Astico.

Andrea Mazzetto e Sara Bragante, l'ultimo selfie prima della tragedia
Andrea Mazzetto e Sara Bragante, l'ultimo selfie prima della tragedia

Si tratterà dell’ultima foto insieme. Attimi felici della coppia che si stava godendo i suggestivi scenari dell’altopiano di Asiago, dove si trovavano sabato 20 agosto per una gita e qualche momento di svago. Andrea Mazzetto di Rovigo, aveva una ditta con il suo nome d’imbiancatura e decorazioni, molto conosciuto in città, figlio di papà Giovanni e mamma Rossana, aveva una sorella Marta e Enrico.

Il Rodigino piange

Quest’ultimo tifosissimo del Rugby Rovigo, tant’è che il gruppo organizzato della tifoseria ha voluto rivolgere un messaggio di cordoglio: “Tutte le Posse Rossoblù si stringono in un sincero abbraccio ad Enrico Mazzetto a alla sua famiglia per l’improvvisa perdita del fratello Andrea. Enrico ti siamo tutti vicino in questo terribile momento”. Una passione per i colori rosso blu che ci porta alla mente anche la recente morte di Luca Nogaris a New York, anche lui rodigino e imbianchino e una famiglia legata al Rugby Rovigo. Tant’è vero che il presidente delle Posse Rossoblù, Fabio Baroni ha tristemente commentato: “Un’estate terribile”. Un altro commosso ricordo di un amico molto legato a Andrea, Luca Claudio scrive: “Una notizia che mi distrugge il cuore ti conoscevo da tanto tempo e ne abbiamo passate tante insieme. Sei sempre stato un ragazzo con un cuore d’oro e mi ricordo tutte le serate belle vissute insieme a divertirci e a scherzare quando mi vedevi sorridevi sempre. Ciao amico mio fai buon viaggio e ricordati che sarai sempre nel mio cuore un abbraccio forte, grazie per tutto”.

Cosa è accaduto ieri

I fatti della terribile tragedia sono successi prima della 14 di sabato 20 agosto, il 30enne polesano è precipitato da un massiccio sulla Val d'Astico, a Rotzo, sull'Altopiano di Asiago (Vicenza). Secondo una prima ricostruzione, pare che Andrea Mazzetto stesse cercando di recuperare un cellulare, quando si è sporto nel precipizio perdendo l'equilibrio e finendo in un burrone. A dare l'allarme, sotto choc, è stata la fidanzata che ha allertato le forze dell'ordine. Le ricerche hanno coinvolto il soccorso alpino, i vigili del fuoco di Asiago intervenuti con l’elicottero ‘drago 59’ che ha consentito il recupero della salma del giovane polesano qualche ora dopo. Il personale sanitario del Suem118 non ha potuto fare altro che accertare il decesso.