Angelo Gianni Pastore funerale. "Scompare un simbolo di Rovigo"

Folla al funerale di Pastore, era stato per anni proprietario del Granatiere. Tra le navate del duomo anche una delegazione dei vigili del fuoco

La bara viene portata nel duomo per l’ultimo saluto

La bara viene portata nel duomo per l’ultimo saluto

Rovigo, 28 giugno 2020 - Il duomo gremito di persone, pur rispettando il distanziamento sociale e le regole imposte per evitare il contagio dell’epidemia, ha dato ieri l’ultimo saluto ad Angelo Gianni Pastore, noto imprenditore rodigino che è stato per anni proprietario dell’albergo "Granatiere" e gestore del ristorante-pizzeria "Queen Elizabeth", locali nel centralissimo corso del Popolo.

Pastore, 77 anni, lascia la moglie Maria Grazia Ponzetto e i figli Stefano, artista poliedrico, e Massimiliano, che fa il vigile del fuoco. Ed era presente, tra le navate della chiesa, proprio una delegazione di vigili del fuoco venuti per dare l’ultimo saluto a quello che era un amico e per anni anche un collega. "Angelo – ha affermato don Claudio Gatti tracciando una metafora della vita di Gianni Pastore – in vita ha preparato tanti banchetti e ora prenderà parte a quello eterno nel regno dei cieli. Come dice il profeta Isaia, il Signore vuole che tutti possano mangiare al banchetto che lui prepara. Angelo ha preparato molti banchetti, ha passato una vita a servire cibo non solo per alimentare il corpo, ma anche per allacciare relazionarsi con le persone condividendo momenti di gioia ed a volte anche di dolore. I banchetti sulla terra preparano al banchetto eterno in comunione con Dio. Angelo ha vissuto all’insegna del servizio, rivolgendosi alle persone con attenzione e gentilezza".

Pastore è morto improvvisamente domenica scorsa all’ospedale di Rovigo. Persona di grande talento imprenditoriale, Pastore era molto conosciuto e stimato in città. La sua stagione imprenditoriale da protagonista l’aveva vissuta nel periodo nel quale era contemporaneamente proprietario dell’albergo "Granatiere", insieme alla sorella Teresa, e gestore del ristorante-pizzeria "Queen Elizabeth", locali che per anni erano diventati un vero e proprio simbolo della città. La sua scomparsa lascia un grande vuoto. E’ stato un imprenditore di indubbio successo, ma soprattutto un uomo gentile e animato da una profonda onestà, sempre pronto a prestare attenzioni alle persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo. Negli ultimi anni della sua vita, terminata l’attività imprenditoriale, si era dedicato a diversi hobby. Tra questi, essendo un grande amante del mare e un appassionato subacqueo, ha realizzato un catamarano lungo dieci metri. Giovanni Zerbinati, che gli aveva dato in affitto il Queen Elizabeth, lo ricorda commosso.

"Lo conoscevo da 40 anni, una vita – afferma profondamente addolorato – era un imprenditore capace, un brava persona, sempre cordiale, aveva tante buone qualità. La notizia della sua morte mi ha molto rattristato". Pastore è stato una figura di primo piano di Rovigo, città che ha visto cambiare e a cui ha dedicato la sua vita.