Appello a tutta Rovigo di sindacati e lavoratori per il presidio di domani: “Salviamo l’Iras”

“Vogliamo alzare la testa e non bandiera bianca” sulla casa di riposo per aiutare “i nostri nonni” e circa 200 posti di lavoro

Un presidio dei sindacati e lavoratori davanti alla Prefettura

Un presidio dei sindacati e lavoratori davanti alla Prefettura

Rovigo, 02 febbraio 2023 - Appello all’intera città di Rovigo per salvare l’Iras (Istituto Rodigino di Assistenza Sociale). L’iniziativa di protesta vedrà insieme, domani venerdì 3 gennaio, i lavoratori di Iras con le delegazioni provinciali di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Tutti riuniti per scendere in piazza Vittorio Emanuele dalle 15 alle 18 davanti al municipio di Rovigo. Si sono susseguiti in questi mesi, settimane e giorni, le notizie sugli incontri tra gli enti preposti, per salvare la storica casa di riposo, che sembrano non essere di certo confortanti per le quasi 200 persone che vi lavorano e gli ospiti della struttura. Al momento poche certezze con lo spettro della chiusura di una delle due sedi, appunto Casa Serena. Nel merito i tre rappresentanti sindacali, Davide Benazzo Fp Cgil Rovigo, Franco Maisto Cisl Fp Padova/Rovigo e Cristiano Maria Pavarin Uil Fpl Rovigo, spiegano come, “la manifestazione di venerdì 3 gennaio sarà un momento per alzare la testa e non bandiera bianca, per la dignità del lavoro, per un bene di tutta la città di Rovigo e del Polesine. Per tali motivi chiediamo che la manifestazione non sia solo dei lavoratori, non sia solo del sindacato, ma sia dell’intera città, dell’intera Rovigo. Chiediamo che tutte le persone di questo territorio, che tengono ad un bene comune come è Iras, vengano in piazza ad incontrare i lavoratori”. In conclusione i tre rappresentanti sindacali chiedono: “Un ultimo sforzo per la città, un ultimo sforzo per i nostri nonni, un ultimo sforzo perché la politica non rimanga nelle stanze e negli uffici, ma sia viva e nella piazza, fatta tra e dalla gente. Troppo importante questo momento per non essere attore, ed ogni persona di questa città, lavoratore, famigliare, amministratore o anche semplice cittadino, lo diventi. Iras è un bene di tutti e tutti scendano in piazza per difenderlo”.