Rovigo, vetrine a pezzi per un pugno di soldi

Nel mirino dei banditi quattro negozi, bottino irrisorio. Tanti i danni

Vetrine infrante in Area Tosi (foto Donzelli)

Vetrine infrante in Area Tosi (foto Donzelli)

Rovigo, 11 settembre 2017 - Hanno sfondato le vetrine in Area Tosi per rubare nei negozi. Nella notte tra sabato e domenica i predoni hanno distrutto e se ne sono andati indisturbati con un bottino irrisorio, in alcuni casi di qualche centinaio di euro. La polizia è arrivata per i rilievi. Ma ormai il danno era fatto. In Area Tosi se la sono presa con un negozio di articoli ortopedici, con una ditta di disinfestazione e con una parrucchiera.

Non è chiaro ancora quanto abbiano rubato. Ma sembra che in uno dei tre esercizi addirittura non abbiano portato via nulla. La polizia è sulle tracce della banda per cercare di dare un volto e di incastrare i predoni. In almeno uno dei negozi (quello che vende prodotti per la disinfestazione) è stato rubato il fondo cassa, anche se si trattava di poche centinaia di euro. Non paghi della devastazione all’Area Tosi presumibilmente la stessa banda si è spostata in via del Commercio dove con la stessa tecnica ha rubato il fondo cassa in una impresa di ricambi termoidraulici. Anche qui i ladri hanno distrutto la vetrina, poi hanno portato via il fondo cassa, con dentro un centinaio di euro circa, e anche un televisore.

Non si sa se le vetrine siano state sfondate usando l’automobile come ariete. Oppure se sia stato lanciato contro le vetrate un oggetto contundente, magari un tombino che i predoni avevano staccato in qualche strada vicina per poi usarlo per mandare in frantumi le vetrate dei negozi. Anche questo aspetto è oggetto di indagini da parte della polizia e verrà approfondito nel giro delle prossime ore. Non si può al momento nemmeno escludere che sia opera di adolescenti in preda ad una serata di follia. Costernati e in preda anche alla rabbia i titolari della attività che ieri sono andati sul posto per valutare i danni e capire quanto era stato rubato. Devastante il quadro che si sono trovati davanti gli imprenditori finiti nel mirino. In alcuni casi le vetrine erano state letteralmente divelte nell’urto assai violento, aspetto che va a rinforzare l’ipotesi che i ladri si siano proiettati contro le strutture con un’auto. In alcuni casi i segni lasciati sembrano i segni impressi da colpi di martello o usando una mazza. Ancora una volta i commercianti finiscono nel mirino dei banditi che hanno lasciato una scia di danni e d’amarezza.