Aviaria, focolai negli allevamenti. È allarme

Sos in tre strutture a Lendinara. Confagricoltura: "Nelle aree verdi è possibile partire con gli ‘accasamenti’ di polli e tacchini"

Migration

Nei giorni scorsi nuovo focolaio di aviaria a Lendinara in un allevamento di galline ovaiole. In precedenza ce n’erano stati due, entrambi a Lendinara. Uno in un allevamento di tacchini e uno in una struttura per polli da carne. Il ministero della Salute ha dato il via libera, dopo oltre due mesi di stop, alla ripartenza degli ‘accasamenti’ di polli e tacchini nelle zone a medio rischio, in area verde, con alcune prescrizioni. Le disposizioni riguardano gli allevamenti di una parte dei territori del Padovano, del Vicentino, del Veneziano e anche nella nostra provincia. Restano bloccate le aziende avicole del Veronese, che si trovano nell’area rossa ad altissimo rischio e in quella arancione ad alto rischio. "Ringraziamo il ministero per aver accolto la nostra richiesta di poter ricominciare a produrre – sottolinea Simone Menesello, presidente della sezione avicola nazionale di Confagricoltura –. Siamo fiduciosi in una ripartenza, anche se sarà lenta, graduale e andrà gestita con oculatezza, sperando che il peggio sia alle spalle. A livello regionale la diffusione del virus sta rallentando. I dirigenti regionali della sanità hanno espresso la volontà di svuotare completamente, entro il 15 gennaio, gli allevamenti di polli da carne e tacchini nelle aree colpite dall’epidemia. Nel frattempo, nella riunione con i ministeri della Salute e dell’Agricoltura che si è svolta nei giorni scorsi, ci è stato comunicato che sono state avviate le procedure per il riconoscimento dei danni diretti e indiretti subiti dagli allevatori. Confagricoltura Veneto, insieme a Cia e Coldiretti, ha chiesto alla Regione di dichiarare lo stato di calamità in modo da attivare tutti gli strumenti di sostegno possibili". Forte l’attenzione alla situazione di Confagricoltura Rovigo, con in prima linea il direttore Massimo Chiarelli (nella foto). Nelle aree di rischio medio e densità bassa gli accasamenti possono avvenire mediante l’invio, da parte delle filiere o degli allevatori, di una programmazione ai Servizi Veterinari territorialmente competenti. Nelle aree di rischio medio, ma a densità media e alta, per dare il via all’accasamento serve il parere favorevole della Regione. Questo l’elenco dei Comuni dell’area verde di medio rischio (comprensivo di quelli sia a densità bassa, che a densità media e alta), dove potranno ripartire gli accasamenti di polli e tacchini per la nostra provincia. Adria, Ariano nel Polesine, Arquà Polesine, Badia Polesine, Bagnolo di Po, Bergantino, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ficarolo, Gaiba, Giacciano con Baruchella, Loreo, Melara, Occhiobello, Rosolina, Salara, Stienta.