"Azzerati i sacrifici di una vita. Non ci stiamo"

Nuova protesta in piazza Garibaldi, si troveranno lavoratori da tutto il Veneto. Vetrine colorate in centro per esprimere solidarietà

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Torna la contestazione nelle strade. Domenica i lavoratori veneti scenderanno in piazza per una manifestazione pacifica. L’evento è stato organizzato attraverso i social e in poche ore ha raccolto moltissime adesioni. L’appuntamento è in piazza Garibaldi alle 20. A partecipare tutte le categorie che in questo momento stanno soffrendo a causa dei decreti legati al Coronavirus. Gestori di palestre, entri sportivi, impianti sciistici, ma anche gestori di bar, di ristoranti, operatori del turismo, artigiani e commercianti. Non manca la solidarietà tra colleghi. Venerdì mattina le attività del centro decorano le vetrine e collocheranno un adesivo con l’hashtag #nonècolpavostra. L’idea, nata da Giulio Irio Pellegrini proprietario di un negozio di abbigliamento, ha già raccolto numerose adesioni. "Siamo il mondo del lavoro che vede azzerare le fatiche di una vita. Vogliamo essere ascoltati e che dire no a questi provvedimenti che suonano come un colpo fatale alla nostra economia", recita il manifesto della protesta di domenica in piazza Garibaldi. Tra i portavoce del gruppo c’è Paolo Furegato, istruttore di una palestra di Parkhour. "Abbiamo riaperto dopo un lungo lockdown, facendo enormi sacrifici, e grandi investimenti economici. Ci siamo adeguati ai protocolli di sicurezza, le nostre attività sono sicure. Allora perché ci è stato imposto di chiudere? – attacca –. Il governo ha avuto mesi di tempo e sapeva perfettamente che ci sarebbe una seconda ondata. Non si è mosso per mettere le situazioni critiche in sicurezza e ha scaricato su di noi il problema. Questo non lo possiamo accettare". La manifestazione interesserà i rappresentanti del mondo del lavoro di tutte le province venete, Rovigo, Padova, Treviso, Verona, Belluno, Vicenza e Venezia, a cui è stato richiesto di far sentire la propria voce. "Tutti sono invitati a partecipare e verrà data la parola a chiunque vorrà dare il proprio contributo in modo costruttivo e propositivo", spiega Furegato. Secondo il gruppo una seconda chiusura porterà al fallimento di molte imprese e alla perdita di migliaia di posti di lavoro. "A rimetterci non saranno solo le categorie direttamente colpite ma anche tutto l’indotto che ne deriva. A morire non sarà un’attività ma un’intera comunità". La preoccupazione riguarda anche il settore turistico, che nel territorio Veneto, grazie alla sua conformazione, si esprime su diverse tipologie, dal balneare a quello della montagna. "Siamo a poche settimane dall’inizio della stagione turistica invernale, se non sarà revocato l’ultimo Dpcm sarà una stagione di chiusura totale degli impianti sciistici, delle strutture ricettive con forti riduzione dei lavoratori stagionali. Ci stanno togliendo il lavoro, il nostro reddito, la nostra cultura e la nostra vita sociale - continua il manifesto -. Diciamo a gran voce no alle criminalizzazione di intere categorie di lavoratori". Gli organizzatori ricordano ai partecipanti che sarà una manifestazione Pacifica e che non verrà tollerata alcuna forma di violenza o offesa.

Agnese Casoni