Barbujani, ultimi ’ritocchi’ per la riapertura

Il presidente dell’associazione: "Abbiamo da poco ripreso i tesseramenti e stiamo allestendo i locali per rispettare le norme sanitarie"

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ROVIGO

Le porte della biblioteca Carlizzi di Rovigo sono ancora chiuse, ma l’associazione culturale-ambientale Renzo Barbujani pensa già al futuro. Ed è infatti iniziato il tesseramento previsto per l’anno 2021, anche se un po’ a rilento a causa delle restrizioni previste dalla normativa anti-Covid che prevedono un accesso limitato ai locali adibiti a biblioteca. Il presidente Umberto Pilatti, però, non si arrende e sta già progettando la possibilità di riaprire le porte dell’ambiente culturale, uno dei più amati e attivi della città. Da poco l’associazione Barbujani ha anche compiuto i 20 anni di attività, poiché tale realtà è nata in occasione dell’anno del Giubileo festeggiato nel 2000.

"La storia della Barbujani – afferma Pilatti – parte all’inizio di questo nuovo secolo, quando un gruppo di persone si è riunito per fare attività di assistenza a Roma su invito del Vescovo. Abbiamo festeggiato proprio qualche mese fa, in occasione dell’ottobre rodigino, con una serie di eventi, gli ultimi che abbiamo potuto fare in presenza e con pubblico, per poi fermarci un po’ come tutti coloro che collaborano o lavorano a livello culturale e artistico. Oggi siamo ancora tanti e siamo tutti volontari che hanno voglia di ripartire, sebbene il momento, purtroppo, non sia positivo a livello di contagi. Ci teniamo però a ricominciare con quanto facciamo di solito. C’è, infatti, l’idea di trasferire online anche qualche laboratorio per non perdere la mission del nostro nucleo associativo".

L’associazione Barbujani ha da sempre posto attenzione alle attività laboratoriali per unire insieme molti associati che si vogliono dedicare a coltivare le proprie passioni o a scoprirne di nuove. Il primo laboratorio nacque sin dal 2003, con le attività di scrittura creativa, ideate allora dalle docenti Loredana Cappellazzo e Paola Trivellato. Il laboratorio è sempre stato molto attivo e sentito. Da circa 13 anni c’è anche il laboratorio di pittura per chi volesse sviluppare le proprie capacità artistiche e, appunto, pittoriche. Più recente il laboratorio di fotografia, che lo scorso anno ha compito 9 anni. Infine non vanno dimenticati il gruppo di filatelia e il laboratorio di lingua inglese.

Lo scorso anno era inoltre previsto un progetto Erasmus, poi non andato a termine a causa del dilagare della pandemia globale. Pilatti e gli associati, comunque, non si arrendono, anzi. Si aspetta che finalmente ci sia l’occasione di riaprire tutte le attività, compresa quella di prestito e restituzione libri attualmente ferma. Ma non solo: tra gli eventi principali dell’associazione vi era anche la presentazione di libri di autori locali e non e le interviste agli artisti, dai pittori agli scultori, passando per coloro che della cucina hanno fatto la propria arte. "Speriamo – conclude Pilatti – di ripartire il prima possibile perché noi siamo sempre in prima linea per rimanere attivi, anche con iniziative che ci coinvolgono personalmente, come l’organizzazione di momenti ricreativi per le case di riposo.

Attendiamo, dunque, le nuove regole che ripartiranno da febbraio e speriamo che, armati di mascherina e di gel igienizzante, sia possibile per noi fare quel che ci viene meglio, ovvero organizzare momenti di svago e impegno attraverso arte e cultura". Non resta quindi che attendere ancora pochi altri giorni, per poter tornare nei locali dell’associazione rodigina.

Giorgia Brandolese