Blocco traffico Rovigo, è allarme rosso smog

I commercianti: "I blocchi, provvedimento inutile". E il sindaco annuncia il progetto di allargare la zona a traffico limitato in centro

Smog a Rovigo

Smog a Rovigo

Rovigo, 4 febbraio 2020 - È allarme rosso, polveri sottili alle stelle. Da oggi il Comune applica le restrizioni al traffico previste dal livello 2, cioè il massimo. Meno veicoli potranno circolare, in modo particolare i più vecchi e più inquinanti. Sul sito internet del Comune si trovano tutti i dettagli di cosa si può e cosa non si può fare. In sintesi, tutti i giorni dal lunedì alla domenica dalle 8,30 alle 18,30 i veicoli a gasolio che possono circolare senza vincoli sono quelli classificati da Euro 5 in su. Mentre quelli a benzina da Euro 2 in su.

Nella mattinata di ieri è arrivato l’annuncio del sindaco Edoardo Gaffeo che ha parlato anche di quello che ha intenzione di fare come misura permanente, il progetto è di allargare la zona a traffico limitato in centro:

"Non si tratta certo di un provvedimento che può partire domani. Ma la direzione verso la quale voglio andare è questa. Il centro storico senza auto. Chiaramente non è così semplice e immediato, è seguito dal tema dei parcheggi, dal tema del piano del traffico e da quello della mobilità lenta. Ma la direzione che voglio prendere è questa. Rovigo non ha più alternative". Misure e dichiarazioni che lasciano perplessi i commercianti come emerge dalla parole del presidente di Confesercenti, Vittorio Ceccato: "In sé e per sé è un provvedimento pressoché inutile, per due motivi. Il traffico veicolare incide per il 9 per cento sulle polveri sottili (dati Ispra) mentre riscaldamento, allevamenti intensivi e industria assieme fanno il 64 per cento. Il nostro centro città è talmente piccolo che chiudendone il traffico non cambierebbe nulla rimanendo tutto lo scorrimento veicolare sulle strade immediatamente contigue".

Pare però che i negozianti rodigini non opporranno resistenza. "Non possiamo che rimetterci alle ragioni di pubblica sicurezza e salute, perciò i commercianti e gli ambulanti, nella misura richiesta, si adegueranno nei termini previsti di orario e deroghe eventuali (ad esempio per i mercati settimanali) — prosegue Ceccato —. Ma per quanto riguarda la chiusura al traffico del centro il problema è diverso, il centro soffre sotto tutti i punti di vista: manca un piano della viabilità, una programmazione per i parcheggi, serve una progettualità complessiva di medio-lungo periodo, che valorizzi quindi la città nella sua vivibilità. Ci sono tanti vuoti urbani che potrebbero essere riqualificati con recupero di spazi a parcheggio e nuove piantumazioni per avere aree verdi, ad esempio ex questura ed ex vigili del fuoco".

Blocchi del traffico e ztl sono misure che applicano moltissime città nonostante siano inefficaci come ha dichiarato 20 giorni fa il direttore dell’istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr, Cinzia Perrino, che ha detto: "Come tutte le misure emergenziali, e questa è una di quelle, sono misure che lasciano un po’ il tempo che trovano. Sono 20-30 anni che ci rifugiamo in misure come queste e poco viene fatto per soluzioni che incidano in maniera sensata e a lungo termine".

Sulla componente traffico dello smog la direttrice ha detto: "Bisognare limitare i chilometri percorsi dalle macchine". E limitare i chilometri nel lungo periodo vuol dire diminuire l’esigenza dell’auto cioè smettere di assecondare l’edificazione diffusa nelle periferie e nelle frazioni, cosa che costringe le famiglie ad usare la macchina per qualsiasi spostamento. Legambiente, come ha reso noto ieri la portavoce rodigina Giulia Bacchiega, è "favorevole ad un centro senza auto".