Rovigo, cade in una buca e si ferisce. Risarcita dal Comune

Il Comune ha dovuto pagare oltre 16mila euro alla donna, l’incidente è successo nel 2014 nel marciapiede davanti all’Orva

Il primo cantiere realizzato dalla giunta di Edoardo Gaffeo

Il primo cantiere realizzato dalla giunta di Edoardo Gaffeo

Rovigo, 30 giugno 2020 - Per una signora che si è fatta male cadendo in una buca di un marciapiede il Comune si ritrova a dover pagare 16mila 600 euro sei anni dopo.

Era il 4 luglio ed erano le 14,30 quando la signora è caduta sul marciapiede tra il supermercato Orva e la sede della banca di credito cooperativo. I vigili urbani arrivati sul luogo in quel pomeriggio estivo di sei anni fa, avevano constatato la presenza di un vero e proprio gradino di diversi centimetri creato da una radice che aveva sollevato l’asfalto.

La signora ferita si è rotta un gomito, è rimasta cinque giorni ricoverata in ospedale, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico ed ha dovuto subire numerose sessioni di fisioterapia. Un marciapiede gruviera che era diventato oggetto delle campagne elettorali sia del 2015, sia del 2019.

A usarlo come simbolo dell’incuria e dello scarso rispetto verso gli anziani che si recano a piedi a fare la spesa era stata Silvia Menon. Così l’assessore Giuseppe Favaretto l’anno scorso, pochi giorni dopo il ballottaggio contro il centrodestra, a fine giugno 2019 ha lisciato proprio quel marciapiede con la liquidità che era rimasta a disposizione dall’amministrazione di centrodestra. È stato il primo intervento del settore lavori pubblici del centrosinistra.

"È una sentenza esecutiva, la 51 del 2020 del tribunale di Rovigo — ha spiegato ieri durante il consiglio l’assessore al bilancio Andrea Pavanello —. È il riconoscimento di un debito fuori bilancio. Si tratta di un sinistro occorso nel 2014. Il richiedente voleva un risarcimento di 33mila euro che è stato definito per 16mila 600 euro. L’assicurazione prevede una franchigia di 15mila euro da parte del Comune. Abbiamo già pagato per non andare in corso alle more".

La delibera è passata con 26 voti favorevoli, quelli dei presenti. Nessun contrario e nessun astenuto. Non è la prima e forse non sarà l’ultima che il Comune si trova a spendere cifre di questo tipo a causa della enorme difficoltà di fare manutenzioni ad una rete di strade e marciapiedi sproporzionata rispetto alle risorse economiche a disposizione.

Ma all’orizzonte ci sono nuvole nere molto più grosse. La maggioranza ieri in consiglio ha approvato l’integrazione del fondo rischi di 900mila euro per via di una causa in corso per la quale il rischio di soccombenza è stato giudicato elevato da parte dell’ufficio legale. Si tratta di una causa per un risarcimento per un’emotrasfusione fatta anni Sessanta che ha creato danni ad una signora. Fino al 1978 era competente il Comune in materia. La sentenza di condanna per il Comune ancora non c’è ma pare arriverà e nel caso arrivi la Ragioneria dev’essere pronta ad erogare. L’aumento del fondo è stata una mossa preventiva a tutela delle casse pubbliche.