Cadavere ritrovato nel Po: ancora senza nome la donna fatta a pezzi gettata in un borsone

Sono trascorsi trenta giorni dal ritrovamento del cadavere ‘mutilato’ della giovane donna trovato lungo il fiume, proseguono le indagini

La maglia etnica indossata dalla donna uccisa e poi mutilata

La maglia etnica indossata dalla donna uccisa e poi mutilata

Occhiobello, 04 maggio 2022 – A distanza di un mese nessun riscontro sulle indagini della donna uccisa e poi ritrovata lungo il Po. S’infittisce sempre più il ‘giallo’ del corpo mutilato rinvenuto il 4 aprile scorso all’interno di un borsone lungo l’argine del fiume, nel Comune di Occhiobello. Non sembra al momento definirsi l’omicidio della donna, gli inquirenti fanno sapere che continuano gli accertamenti e raccolta d’informazioni utili per conoscere la vera identità, ad oggi ancora sconosciuta.

Gli abiti della donna

Nella giornata del 13 aprile il reparto operativo del comando provinciale legione carabinieri ‘Veneto’ di Rovigo, inoltre, aveva autorizzato dalla procura della repubblica di Rovigo, ha divulgato cinque immagini degli abiti indossati dalla vittima. Un fatto per cercare di dare una svolta concreta alle indagini. Gli abiti ritrovati e indossati dalla donna sono una tunica tipo ‘etnico’ di colore blu elettrico con collo alla ‘coreana’ ricami particolari di fiori, sfumature rosse e gialle nella parte bassa, pantaloni modello jeans e poi una blusa a cerniera di ciniglia rosa con un ricamo di fiori. Quest’ultima pare un indumento utilizzato solitamente tra le mura domestiche. A distanza di quasi un mese da questa divulgazione, non sono giunti riscontri o segnalazioni che permettano di aggiungere elementi all’identificazione della donna. Si rinnova, quindi, l’appello degli investigatori di contattare i carabinieri per qualsiasi informazione che possa essere utile.

Le indagini

Sono trascorsi trenta giorni dal ritrovamento del corpo lungo il Po, ma con lo scorrere del tempo sembra indirizzarsi verso una donna non presente tra quelle censite e dichiarate scomparse. Altra ipotesi, a questo punto potrebbe essere tra le più concrete, che si tratti di una donna di nazionalità straniera, magari arrivata recentemente in Italia. Il dato di fatto è che allo stato attuale l’identificazione ruota attorno ha qualche elemento preciso, tra questi la particolarità della tunica che indossava la donna, che potrebbe aiutare l'identificazione e restringere le ricerche. Un’altra certezza è che l’assassino della donna è ancora libero e senza volto. L’esame del DNA sulla donna non ha dato indicazioni chiare sul profilo della vittima. Gli investigatori hanno da subito confermato che si tratta di una donna ‘caucasica’ di giovane età entro i 30 anni e dalla carnagione bianca, a cui è stata tagliata la testa e amputate le mani.

Il ritrovamento

Il ‘giallo’ è iniziato nelle prime ore del mattino di lunedì 4 aprile. A fare la terribile scoperta un dipendente dell’Aipo, Davide Martini, con la propria imbarcazione durante un monitoraggio della sponda del fiume. A catturare la sua attenzione alcuni lembi di vestito colorato, che fuoriuscivano dalla sacca e un forte odore. Il tutto è stato segnalato ai carabinieri che sono giunti sul posto, scendendo lungo il sentiero posto a ridosso della ‘parco della rotta’ in via Malcantone ad Occhiobello.

Le prime ipotesi sull’identità, poi smentite

I riscontri dei primi esami, però, hanno dato alcune certezze. Infatti, sono stati escluse le ipotesi dei profili, emersi inizialmente, di alcune donne scomparse da tempo. Tra queste Isabella Noventa, 55 anni uccisa il 15 gennaio 2016 a Noventa Padovana (Pd) lo stesso fratello Paolo Noventa ha confermato che non può essere lei. Altri casi quelli di Samira El Attar, 43anni uccisa dal marito e scomparsa da Stanghella (Pd) il 21 ottobre 2019 e Saman Abbas, la giovane pachistana scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) il 30 aprile 2021. Tra le ultime ipotesi il caso di Adreea Alice Rabciuc, 27anni di origini rumene, residente a Maiolati Spontini (Ancona), ripreso mercoledì sera dal programma ‘Chi l’ha visto?’. La giovane è scomparsa il 12 marzo scorso, dopo una festa in un casolare di Castelplanio (Ancona), di cui non si hanno notizie da allora. Altro profilo che non ha avuto rispondenza.