Cadavere trovato nel Po: ecco le foto dei vestiti della donna

Rovigo, la diffusione delle immagini degli indumenti essere utile per le indagini: chi li riconosce può contattare i carabinieri

L'abito etnico trovato nel sacco col cadavere: chi lo riconosce chiami i carabinieri

L'abito etnico trovato nel sacco col cadavere: chi lo riconosce chiami i carabinieri

Occhiobello, 13 aprile 2022 – Una maglia etnica colorata, pantaloni e una giacca leggera, sono questi gli abiti indossati dalla donna prima che fosse uccisa e poi ritrovata lungo il Po. Il reparto operativo del comando provinciale legione carabinieri ‘Veneto’ di Rovigo, autorizzato dalla Procura, ha divulgato le immagini degli indumenti indossati dalla donna il cui corpo è stato rinvenuto il 4 aprile scorso all’interno di un borsone lungo l’argine del fiume Po, nel comune di Occhiobello.

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Tutto questo è stato ritenuto dagli inquirenti utile alle indagini e finalizzate ad acquisire riscontri utili per l’identificazione della vittima. Gli abiti, quindi, sono una maglia modello ‘etnico’, poi una giacca apparentemente leggera o addirittura una vestaglia, l’appello a tutti è quindi di contattare i carabinieri per qualsiasi informazione concreta.

L'abito etnico trovato nel sacco col cadavere: chi lo riconosce chiami i carabinieri
L'abito etnico trovato nel sacco col cadavere: chi lo riconosce chiami i carabinieri

Negli ultimi giorni è stato eseguito anche l’esame del Dna, dal quale non sono emerse indicazioni chiare sul profilo della vittima, ma di tipo generico. Si tratta di una donna di giovane età e dalla carnagione bianca, a cui è stata tagliata la testa e amputate le mani. Dallo stato di decomposizione del cadavere, inoltre, è stato ipotizzato che la morte, causata da armi da taglio, sia relativamente recente. Il confronto di questi elementi con la banca dati delle donne scomparse continua, però più passano i giorni non è da escludere anche la tesi che sia una persona non formalmente presente in questo elenco. Nessuna pista è al momento esclusa.

Il ritrovamento

La mattina del 4 aprile scorso a fare la terribile scoperta del corpo è stato un dipendente dell’Aipo, Davide Martini, con la propria imbarcazione durante un monitoraggio della sponda del fiume. A catturare la sua attenzione alcuni lembi di vestito colorato, confermato ora anche dalle immagini divulgate, che fuoriuscivano dalla sacca e un forte odore. Il tutto è stato segnalato ai carabinieri che sono giunti sul posto, scendendo lungo il sentiero posto a ridosso della ‘parco della rotta’ in via Malcantone ad Occhiobello.

Le ipotesi sull’identità svanite

I riscontri dei primi esami hanno escluse le ipotesi dei profili, emersi inizialmente, di alcune donne scomparse da tempo. Tra queste Isabella Noventa, 55 anni uccisa il 15 gennaio 2016 a Noventa Padovana (Pd) lo stesso fratello Paolo Noventa ha confermato che non può essere lei. Altri casi quelli di Samira El Attar, 43anni uccisa dal marito e scomparsa da Stanghella (Pd) il 21 ottobre 2019 e Saman Abbas, la giovane pachistana scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) il 30 aprile 2021. Tra le ultime ipotesi il caso di Andreea Alice Rabciuc, 27anni di origini rumene, residente a Maiolati Spontini (Ancona), scomparsa il 12 marzo scorso, dopo una festa in un casolare di Castelplanio (Ancona).