Cally, Fiesso alza la voce. "Via da Sanremo"

Lettera della giunta al presidente della Repubblica: "Il cantante incita alla violenza. Amadeus chieda scusa per le offese alle donne"

Il sindaco Sonia Bianchini con la sua squadra

Il sindaco Sonia Bianchini con la sua squadra

Fiesso (Rovigo), 27 gennaio 2020 - Un paese alza la voce per bocciare Amadeus e chiedere di impedire la partecipazione del cantante Junior Cally a Sanremo. Succede a Fiesso dove il sindaco Sonia Bianchini, affiancata da tutta la giunta, ha preso carta e penna e ha scritto una lettere al capo dello Stato Sergio Mattarella, ai presidenti di Senato e Camera, della Regione e al prefetto Maddalena De Luca.

Le espressioni rivolte alle donne dal conduttore del festival e la partecipazione di Cally non sono andati proprio giù alla squadra di governo del paese che esprime il comune sentire dei cittadini. "Riteniamo nostro dovere civile e morale – dice Bianchini – denunciare che sono state offese profondamente e pesantemente le donne.

Si offre una visione distorta del loro ruolo e si insultano coloro che credono nel posto importante che le donne ricoprono nella società. La Rai non può permettere questa deviante programmazione a Sanremo. Nei comuni, in questi anni, sono nate associazioni e commissioni per far riconoscere le potenzialità delle donne e ostacolare i fenomeni di violenza.

La musica è sempre stata un mezzo per raccontare le loro storie difficili, dolorose, fatte di privazioni e di esperienze amare. Amadeus, attraverso i suoi commenti, non ha dimostrato rispetto verso le donne che dovranno collaborare con lui. Il cantante Cally non fa altro che buttare benzina sul fuoco, già acceso dal presentatore. Amadeus chieda scusa a tutte le donne che ha insultato. Cally deve essere cacciato da quella che è sempre stata una delle competizioni canore più importanti del nostro paese".