Rovigo, cani in ospedale. Si punta sulla 'pet therapy'

Il progetto del veterinario Marangoni, presidente Lions, per la prima volta nei nosocomi di Rovigo, Adria e Trecenta. "E' tutta salute"

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Rovigo, 13 gennaio 2020 - Lo dicono anche studi medici che avere a fianco un cane allunga la vita, non solo per gli effetti sulla solitudine, ma anche per comprovati benefici dal punto di vista della salute. I quattro zampe, si può dire anche così, fanno bene al cuore. Nei prossimi mesi si apriranno anche le porte degli ospedali di Rovigo, Adria e Trecenta a Fido che entrerà nei reparti di pediatria, oncologia, geriatria e in quello di psichiatria. Il progetto, che è ormai nella fase del varo, è stato promosso da un veterinario, Luigi Marangoni, presidente del Lions di Rovigo, organismo che ha fatto da regia dell’iniziativa per portare benessere ai pazienti che vengono assistiti nei nostri nosocomi. "Dieci anni fa – racconta Luigi Marangoni, partendo dalla genesi del progetto – ho verificato che c’erano dei fondi stanziati proprio per introdurre la pet therapy nelle strutture delle aziende sanitarie. Ci sono questi finanziamenti, mi sono chiesto, allora perché non utilizzarli visto che ormai in tutta Italia sono stati realizzati progetti che si basano sugli effetti che i nostri animali hanno per la salute e per il benessere dei pazienti di tutte le età? Alla fine ho impiegato otto anni, ma ce l’ho fatta". Grazie alla segretaria del Lions, Anna Osti, è stato organizzato un incontro al quale ha preso parte il direttore generale dell’azienda sanitaria Usl 5 Antonio Compostella. "Ci siamo messi attorno ad un tavolo e ci siamo parlati – riprende Marangoni – e lui si è dimostrato subito entusiasta di questa idea. Sono stati concordati quindi dei piani specifici per introdurre la pet therapy nei reparti di pediatria, oncologia, geratria e psichiatria. Ho quindi contattato il responsabile nazionale dell’istituto interventi assistiti con gli animali e subito anche lui si è messo a disposizione per riuscire a realizzare questa idea". Una sinergia che ha fatto quadrare il cerchio. Il 22 febbraio nell’aula magna della cittadella sanitaria si svolgerà un incontro al quale prenderanno parte lo stesso Marangoni, il Lions, il direttore generale dell’azienda sanitaria, i primari dei reparti coinvolti nell’iniziativa, i volontari delle associazioni che sono presenti sul territorio proprio con attività che vengono portate avanti con gli amici a quattro zampe. Saranno coinvolti i tre ospedali della nostra provincia. "Arrivare al traguardo di questo progetto per il benessere del paziente è per me un grande motivo d’orgoglio", dice il presidente del Lions. E già si guarda oltre i confini della provincia. "Il piano – spiega ancora –, questo sarà il passo successivo, verrà esportato grazie ad una costola del Lions, l’Aic che conta 25mila soci, in Francia, Austria, Germania e nei Paesi di tutto l’arco alpino. Si sono già fatti avanti perché hanno intenzione di adottare il progetto anche loro. Scopo di queste terapie – precisa – è quello di integrarsi con le normali attività terapeutiche facilitando l’approccio delle figure medico-sanitarie e riabilitative. La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare il rapporto emotivo con il paziente stimolando una partecip azione attiva che influisce sul buon esito delle cure. La pet therapy è in pratica un intervento dolce che stabilisce armonia tra uomo e natura apportando grandi benefici all’uomo". Il varo del progetto nei nostri nosocomi rappresenta un bel risultato che viene a coincidere con una ricorrenza. Quest’anno si celebrano infatti i 60 anni del Lions di Rovigo. Il progetto che porta la pet therapy nelle corsie sarà una delle tre iniziative in programma per festeggiare questo traguardo. Altri due eventi si svolgeranno ad Albarella, sul tema del parco del Delta del Po e del suo futuro, e in città con un convegno internazionale sull’Europa. Al teatro Don Bosco ci sarà la premiazione degli e degli insegnanti che hanno partecipato all’annuale concorso intitolato ‘Conoscere meglio l’Europa’, promosso dal Lions nella data di giovedì 9 maggio. Alla manifestazione parteciperanno oltre 350 ragazzi delle scuole medie provenienti da varie città del Veneto. Gli alunni hanno elaborato un questionario sui temi dell’istituzione e dell’organizzazione dell’Unione Europea con l’obiettivo di conoscerne le finalità e il loro funzionamento. Il concorso, che taglia il traguardo del decimo anno di vita e che ha coinvolto in questo periodo oltre 20mila giovani, fa tappa nella nostra città per la terza volta consecutiva grazie all’impegno del Lions. Gli studenti animeranno la mattinata con canti e brevi animazioni teatrali tutte inspirate ai temi dell’Europa. In programma anche un concerto che verrà eseguito dagli allievi del conservatorio Francesco Venezze.