Rovigo, capriolo cade nel fiume Adigetto. Salvato

Scivolato nelle acque, non riusciva più a risalire le sponde scivolose. Sono intervenuti i vigili del fuoco

Il capriolo nell'Adigetto

Il capriolo nell'Adigetto

Lendinara (Rovigo), 15 marzo 2018 - Un piccolo capriolo stava correndo in mezzo alla campagna quando, all’improvviso, la voglia di libertà l’ha tradito e per salvarlo ci sono voluti i vigili del fuoco. E’ accaduto a Rasa, frazione di Lendinara. I pompieri sono intervenuti per il salvataggio di un capriolo scivolato nell’Adigetto e che non riusciva più a risalire la riva.

La voglia di andarsene in giro da parte del piccolo animale l’ha però tradito quando ha visto un’anatra lungo l’Adigetto . Un tentativo di corsa e una scivolata sulla riva: il povero capriolo è finito in acqua nei pressi di Rasa. Alcuni passanti lo hanno visto in difficoltà: la sponda ripida gli rendeva difficile risalire la riva e mettersi in salvo. 

Il peso dell’animale e la scivolosità delle rive hanno impedito alla gente e ai padroni di issarlo all’asciutto. Hanno perciò chiamato il 115. L’animale si era ferito nel tentativo di risalire. I pompieri sono riusciti a recuperare l’animale ormai sfinito, infreddolito e allo stremo delle forze, prestandogli i primi soccorsi.

I vigili del fuoco hanno raggiunto la bestiola e sono riusciti a portarla in salvo senza che opponesse resistenza: sottoposto a tutte le cure necessarie il piccolo capriolo, una volta guarito, sarà rimesso in libertà.  L’intervento di soccorso è risultato molto impegnativo sia per le particolari condizioni operative in cui i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare, sia per le condizioni in cui versava l’animale. Il capriolo, infatti, era spaventato e sarebbe potuto saltare dentro l’alveo del fiume mettendo in pericolo anche i pompieri impegnati nell’intervento.

Gli esperti dicono che gli animali arrivano dall’Appennino Bolognese perché in quei luoghi sono in esubero. L’invasione dei caprioli, iniziata nel 2010, decreta che non ci sono più confini, non esistono regole di ambientazione specifiche e per la prosecuzione della specie si tenta l’impossibile, cercando nuove opportunità in luoghi inospitali.

La Pianura Padana è un osservatorio privilegiato per esploratori del presente. L’invasione da parte degli animali simboleggia la fine di un’epoca. Ci sono i caprioli, sono arrivati, e un tempo c’erano i cinghiali e i daini. Si trovano bene in mezzo a case diroccate di campagna, in attesa di essere ingoiate dalla natura e invase, appunto, dai caprioli.