Cargill, l’azienda preannuncia tagli Sindacati: "Mancano investimenti"

I lavoratori sono stati avvisati con una mail nella quale l’azienda parla di diminuzione del personale

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Cargill, la preoccupazione continua. "Tristemente siamo giunti a conoscenza del concretizzarsi degli ennesimi ‘studi’, modo elegante di definire esuberi e tagli del personale, che inevitabilmente impatteranno drammaticamente nel settore finance di Cargill nelle prossime settimane – ha detto Enrico Crescenzio, responsabile provinciale di Uiltec –. È di ieri, infatti, la notizia appresa dai lavoratori interessati, con una mail arrivata direttamente dal quartier generale americano, nella quale si specifica che, nell’ottica di mantenimento degli obiettivi di redditività prefissati per l’anno fiscale 2020-2021, dopo aver ridotto tutte le spese possibili per viaggi, party ed eventi, si rende necessario il sacrificio ulteriore di alcuni lavoratori del reparto finanza. È una triste storia che inizia già nel 2014 – continua Crescenzio – e che per lo stabilimento di Castelmassa ha comportato la riduzione dell’organico da 370 unità alle 296 odierne. L’allora reparto finanza impiegava quindici dipendenti, ad oggi sono ridotti a nove. Questa ennesima fase di ‘studio’, insieme alle altre svolte nell’estate della brasiliana ditta Falconi (di cui non conosciamo ancora gli esiti), vanno a determinare l’impoverimento generale del sito a favore delle consociate dell’Est Europa, in particolare Cbs di Sofia, dove da anni si accentrano tutte le funzioni impiegatizie della multinazionale. Siamo inoltre a constatare – conclude Crescenzio – la cronica mancanza di investimenti, dal 2001 , anno di acquisizione da parte di Cargill. Da allora l’azienda si è limitata al mantenimento del sito produttivo, spacciando per investimenti le obbligatorie manutenzioni di cui necessitano gli impianti produttivi. Purtroppo l’emergenza Covid , oltre alle migliaia di morti che ha causato ci ha insegnato un modo diverso di lavorare. Lo stabilimento, infatti, lavora da mesi con personale ridotto, fra smart working e soluzioni varie. Questo dato non è passato inosservato ai vertici della multinazionale che ovviamente vede la possibilità nel prossimo futuro di ulteriori ottimizzazioni e tagli di costi fissi, ossia di personale, nell’ottica del mantenimento di redditività elevate. Finchè sarà possibile". Giovanni Saretto