Rovigo, ex vertici della casa di riposo a processo per peculato

"Nessun danno dell'Iras alla Regione", spiega l'avvocato difensore

Rovigo, la casa di riposo Iras

Rovigo, la casa di riposo Iras

Rovigo, 16 novembre 2018 - Due persone a processo, accusate di peculato, per soldi che non hanno intascato ma che, secondo la procura, hanno gestito in maniera non conforme alle norme senza che tuttavia ne abbiano tratto un beneficio personale. Una questione che riguarda la casa di riposo per anziani e non autosufficienti Iras di Rovigo. I fatti risalgono a quasi dieci anni fa, tra dicembre 2009 e dicembre 2011. Gli imputati sono Albertino Stocco, 80 anni, di Rovigo, all’epoca presidente dell’ente Ipab (istituto pubblico di assistenza e beneficienza) e Pasquale Bongiorno, 61 anni di Badia.

L’Iras aveva ricevuto dall’azienda sanitaria rodigina Ulss18 (ora Ulss 5 dopo la fusione con la Ulss19 di Adria) 525mila euro come contributo regionale straordinario per la non autosufficienza. Soldi destinati agli ospiti dell’Iras, ma le due persone che oggi si trovano a dibattimento, sul banco degli imputati, sarebbero ricorse allo strumento della compensazione provvedendo, in certi casi, ad estinguere le posizioni debitorie pregresse dei destinatari del contributo prima eventualmente di elargire il denaro. In sostanza i soldi sarebbero entrati nelle casse dell’Ente che li avrebbe usati, in parte, per altre spese dal momento che alcuni dei beneficiari erano in debito con l’Iras. Operando, in pratica, una compensazione.

«Non si è verificato alcun danno nei confronti della Regione, i responsabili degli uffici l’hanno scritto nero su bianco», ha spiegato l’avvocato difensore Caterina Furfari. La prossima udienza è stata fissata per il 24 gennaio. Giovedì è stata ascoltata Domenica Lucianò, che all’epoca era la responsabile di distretto dell’Ulss18, la quale ha spiegato che l’azienda aveva chiesto spiegazioni, ma che al termine di un carteggio durato molto a lungo i conti tornavano. Prima di lei era stato ascoltato anche Aldo Guarnieri, persona nota per la sua attività politica ventennale per buona parte trascorsa in Forza Italia. Aveva firmato lui l’esposto in procura nel quale chiedeva se l’operazione di compensazione era legittima o meno.